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I dolci quaresimali, come i  piatti quaresimali che fanno parte della tradizione gastronomica italiana sono numerosi, tanto che anche Pellegrino Artusi ha dedicato loro un libro “Pranzi di magro.  Fra i più famosi dolci quaresimali ci sono i biscottini toscani a forma di lettere dell’alfabeto, i pupatelli siciliani con mandorle e cannella, quelli napoletani simili ai cantucci, ma speziati.  Accanto ai dolci anche dei pani ricchi come il pan di ramerino ricco di simboli sacri ed implicazioni protettive.
I dolci quaresimali genovesi sono invece realizzati con pasta di mandorle, zucchero, acqua di fiori d’arancio, albume d’uovo, farina, guarniti poi con zucchero fondant al gusto di maraschino, pistacchio, limone o caffè, come ancor oggi è possibile vedere

dei dolci quaresimali
QUARESIMALI GENOVESI di nonna Ibidi
di Vittoria Traversa

Mostaccioli alla marmellata
Rombetti di pasta di mandorle farciti con un velo di marmellata

250 g di farina di mandorle dolci finissima
250 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di acqua di fior d’arancio
1 albume (non servirà tutto)
2-3 cucchiai di marmellata di albicocche casalinga passata al setaccio
Amido di mais o riso per stendere la pasta

Setacciate insieme mandorle e zucchero, aggiungete l’acqua di fior d’arancio e poco albume. Cominciate a impastare e aggiungete albume solo se l’impasto si sfalda. Non deve essere appiccicoso, eventualmente aggiungete pochissimo amido di mais. Fate riposare un’ora. Stendete l’impasto sullo zucchero a velo, allo spessore di mezzo cm formando due rettangoli uguali. Spalmatene uno di marmellata e sovrapponete l’altro. Tagliate l’impasto a rombi di 3 cm circa. Preparate una glassa leggera con albume e poco zucchero a velo e spennellatela sui rombi.
Infornate a 160 °C per 15 minuti. Devono colorire appena ed essere ancora morbidi. Lasciate raffreddare e conservate in una scatola di latta.

Quaresimali glassati
Dischi di pasta di mandorle decorati con glassa di zucchero aromatizzata e colorata

250 g di farina di mandorle dolci finissima
250 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di acqua di fior d’arancio
1 albume (non servirà tutto)

Per la glassa

1 albume
Zucchero a velo abbondante, almeno 250 g
1 o 2 cucchiaini di succo di limone
1 o 2 cucchiaini di sciroppo di menta

1 o 2 cucchiaini di sciroppo di amarena
1 o 2 cucchiaini di cacao amaro
1 o 2 cucchiaini di caffè solubile
Colorante alimentare giallo rosso verde in polvere
Mompariglia colorata
Amido di mais o riso per stendere la pasta

Setacciate insieme mandorle e zucchero, aggiungete l’acqua di fior d’arancio e poco albume. Cominciate a impastare e aggiungete albume solo se l’impasto si sfalda. Non deve essere appiccicoso, eventualmente aggiungete pochissimo amido di mais. Fate riposare un’ora.
Stendete l’impasto allo spessore di 3 millimetri, con un tagliapasta tagliate dei dischi di 5 cm di diametro poi, senza togliere i disco dal tagliapasta, con il pollice premete sul disco dal centro verso i bordi ottenendo un bordino rialzato per contenere la glassa. Estraete la “coppettina” dal tagliapasta e con i rebbi di una forchetta decorate il bordo rialzato. Spennellate di albume e cuocete in forno a 120 °C per circa 30 minuti. Estraetele dal forno ancora morbide, finiranno di asciugare raffreddandosi. Non devono colorire. Appena usciti dal forno, ridefinite l’incavo centrale premendo delicatamente con il fondo di un bicchiere del diametro giusto.
Intanto preparate la glassa a freddo mescolando albume, zucchero a velo e poche gocce di succo di limone, finché otterrete una pasta colante abbastanza densa e bianchissima. Cominciate con mezzo albume, poi vi regolerete, ne viene tanta e ve ne basterà un cucchiaino per ogni quaresimale.
Dividete la glassa in tante ciotoline quanti sono i colori che volete ottenere e in ognuna aggiungete a piccolissime dosi, l’aroma prescelto e pochi grani di colorante (amarena e rosa, limone e giallo, menta e verde, cacao marrone, caffè per il beige, solo succo di limone per il bianco) Devono risultare delicati colori pastello, quindi siate cauti.
Quando i quaresimali saranno ben raffreddati riempite l’incavo con poca glassa, decorate con pochi granellini colorati di nonpariglia e lasciate asciugare all’aria per almeno 6 ore.

 

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