L’anguilla è un pesce con una carne squisita, soda e compatta, piuttosto grassa perché il grasso serve da protezione durante la migrazione verso il mar dei Sargassi. E’ un pesce somigliante ad un serpente, vive in acque sia dolci che salate. Carnivora, mangia di tutto. In Italia vi sono diversi allevamenti, vedi Valli di Comacchio o Laguna di Orbetello ed è una fortuna, poiché si tratta di una specie a rischio di estinzione. Deliziosa infarinata e fritta, se arrostita è saporita, ma la tradizione la preferisce in carpione o affumicata
BOCCONCINI DI ANGUILLA IN AGRODOLCE
di Anna Laura Mattesini
per 4 persone
4 anguille piccole (circa 1 kg in tutto)
1 cucchiaio di aceto balsamico
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe bianco
un misto di erba cipollina, timo, origano, maggiorana, aneto tritati
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di miele di melata
Se vi è possibile, fatevi dare le anguille già eviscerate.
Altrimenti, pulirle non è difficile: tagliate via la testa e strofinate bene con una manciata di sale grosso, per togliere la patina viscida.
Poi apritele lungo tutta la parte inferiore, dalla coda alla testa, con un coltello affilato, o una forbice appuntita.
Pulite bene l’interno sotto acqua corrente.
Tagliatele a pezzi lunghi 5/6 centimetri e sistematele in un contenitore in vetro o ceramica, che le contenga di misura.
Emulsionate l’olio con l’aceto balsamico, il sale, il pepe e le erbe e cospargete i pezzi di anguilla con il condimento.
Coprite con pellicola da cucina e lasciate marinare per almeno un paio d’ore in frigorifero.
Scolate bene i pezzi di anguilla e asciugateli con carta da cucina; filtrate la marinata e tenetela da parte.
Infarinate l’anguilla e friggetela per pochi minuti in olio caldo, poi scolate e versate nell’olio la marinata filtrata, aggiungendo il miele.
Rimette i pezzi di anguilla nel tegame e fate insaporire bene. Servite accompagnando con il fondo di cottura.