Le zuppe, nate come cibo del popolo, sono oggi ricche di varianti regionali e locali in cui figurano come ingredienti principali verdure, legumi, carni e addirittura pesci, e che rappresentano molto bene i territori in cui esse vengono preparate. Le zuppe sono uno dei cibi confortevoli per eccellenza, sono capaci di scaldare il corpo e il cuore nelle fredde sere invernali come nessun altro piatto caldo.
ZUPPA D’ORZO, POMODORO E SALSICCIA
di Giuliana Fabris
per 6 persone
4 salamelle mantovane
o, in alternativa, 300 g di salsiccia a nastro
1 cipolla tritata
2 carote tagliate a dadini
2 coste di sedano tagliate a dadini
2 spicchi d’aglio tritati
2 cucchiai di olio e.v. d’oliva
1,5 l. di brodo leggero
750 g di polpa di pomodoro in scatola
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
250 ml di orzo perlato
1 cucchiaino abbondante di timo secco
sale e pepe
Spellate le salsicce, riducetele a pezzetti.
Mondate, lavate e tritate le verdure. Scaldate il brodo.
In una padella scaldate l’olio a fuoco medio, unite la salsiccia a pezzetti e lasciatela rosolare 5 o 6 minuti, poi trasferitela in una casseruola per le lunghe cotture.
Nella stessa padella dove avete rosolato la salsiccia fate appassire anche le verdure e l’aglio tritato per un paio di minuti. Trasferite poi il soffritto nella casseruola e rimettetela sul fuoco, aggiungete il brodo bollente, la polpa di pomodoro e il concentrato. Quando il tutto riprende il bollore unite anche l’orzo perlato e il timo, regolate di sale. Coprite la casseruola, abbassate il fuoco al minimo e cuocete mescolando ogni tanto e aggiungendo poco brodo se il liquido tendesse a restringersi troppo, sarà pronta quando l’orzo sarà morbido e ben cotto. Servite la zuppa ben calda con una generosa macinata di pepe nero e un rametto di timo.