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La gastronomia molisana è ricca di oltre 150 Prodotti tradizionali, una riserva preziosa per nuovi riconoscimenti dop e Igp. Non solo i cavatelli, anche il brodetto, la pampanella, la ciabotta, gli insaccati, i taralli di Venafro; un vero e proprio elenco di prelibatezze a cui non si può rinunciare una volta giunti in terra “sannita”.
Il piatto di oggi racconta il legame profondo tra la tradizione marinara e quella contadina molisana, unendo i doni del mare con la genuinità della terra.

della cucina molisana
MACCARUNE CH’I SECCE
di Tina Tarabelli

400 g di spaghettoni o bucatini
100 g di mollica di pane raffermo
8 seppioline
1 uovo
600 g di pomodori freschi o di passata di pomodoro
50 g di formaggio pecorino grattugiato
½ cipolla
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
olio extra vergine d’oliva
mezzo bicchiere di vino bianco

Pulite le seppie eliminando gli occhi, il dente e la sacca interna. Qualcuno lascia l’osso, ma è più semplice aprire la sacca, per poi riempirla con il ripieno.
Sbriciolate finemente la mollica di pane e amalgamatela con il formaggio, l’uovo, un pizzico di sale, i tentacoli tritati delle seppie e un trito finissimo di prezzemolo e aglio.
Chiudete le seppie farcite con degli stecchini o cucite l’apertura.
Versate l’olio in un tegame e fate soffriggere dolcemente la cipolla affettate a velo e un trito finissimo di aglio e prezzemolo. Aggiungete le seppie e fatele rosolare a fuoco moderato, spruzzandole, di tanto in tanto con il vino.
Aggiungete i pomodori, pelati e schiacciati o la passata e lasciate cuocere per 40 minuti circa.

Cuocete la pasta al dente, conditela con il sugo e serviteli con le seppie ripiene.
A piacere cospargeteli con il pecorino grattugiato.

 

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