Il cinghiale ha una carne meno grassa di quella del maiale e più fibrosa. La sua carne è prelibata per l’unione tra le qualità della carne di maiale e il gusto selvatico, non necessita di una lunga frollatura, mentre è consigliata una buona marinatura per togliere il sapore troppo forte. Adatta a lunghe cotture e preparazioni che ne esaltino il sapore: dal classico ragù, allo spezzatino, al dolceforte o al Chianti.
CINGHIALE ALLE MELE
di Manuela Valentini
1 kg polpa di cinghiale
1 l di vino rosso Merlot
1 cipolla
2 carote
1/2 costa sedano
2 mele Golden
1 rametto di salvia
1 rametto di rosmarino
2 foglie di alloro
4 bacche di ginepro
sale e pepe
olio extravergine oliva
Tagliate a pezzi grossolani la polpa del cinghiale e mettetela a marinare per 24 ore coperta di vino, aggiungendo un trito di salvia, rosmarino, alloro, bacche di ginepro, sale e pepe.
Dopo il tempo della marinatura preparate un trito di cipolla, carota e sedano e fate rosolare, poi aggiungete la carne ben scolata e fate dorare bene, cuocete per circa 30 minuti mescolando spesso, quindi aggiungete il vino della marinatura filtrato e un trito di aromi freschi. Continuate la cottura a fuoco lento per circa due ore.
Verso fine cottura sul fondo si sarà creato un sughetto denso con cui in un pentolino a parte salterete le mele tagliate a spicchi. Cuocete per circa 3 minuti poi aggiungetele al cinghiale e servite