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Il Peposo dell’Impruneta è uno stufato di manzo per stomaci non proprio delicati, cucinato alla maniera maschile
Il Peposo è un piatto che doveva fornire le giuste energie agli uomini che un tempo svolgevano lavori molto faticosi ed avevano bisogno di rifocillarsi con qualcosa di forte ed energetico. Nel Peposo dell’Impruneta non vi è nessuna traccia di superfluo, nessun tentativo di abbellire, nessun accenno a una seppur minima perdita di tempo.
La carne si presentava morbidissima e avvolta in un intingolo forte ma gustoso e, insieme a una fetta di pane posta sul fondo del piatto, diventava un pasto rigenerante.

del peposo
IL MIO PEPOSO DELL’IMPRUNETA
di Manuela Valentini

da una ricetta di Patrizia Malomo
Peposo
per 4 persone

600 g muscolo di manzo – Campanello
½ litro Merlot (vino rosso di struttura)
1 bicchiere d’acqua
1 cucchiaio e mezzo di pepe nero in grani
5/6 spicchi d’aglio in camicia
1 mazzetto aromi con salvia, rosmarino, timo e prezzemolo
Sale

Tagliate il pezzo di carne a pezzetti come per uno spezzatino e mettetelo in un tegame terracotta da fuoco.
La carne prima di cuocerla deve essere lasciata a temperatura ambiente per almeno un’ora. Sulla carne disponete gli spicchi d’aglio e il pepe in grani. Aggiungete le erbe aromatiche che avrete legato con uno spago da cucina.
Versate sulla carne, quasi a coprirla il vino rosso. Mettete il coperchio e iniziate a cuocere a fuoco lento, dovrà cuocere per molto tempo, fino a 4 ore senza mescolare troppo. Giunti a metà cottura aggiungete il sale e se serve un bicchiere d’acqua, non deve mai asciugarsi troppo. A fine cottura la carne sarà tenerissima, con la tendenza a sfaldarsi, ed avrà formato un sontuoso sughetto.

La preparazione della polenta la trovate
qui nel precedente articolo

 

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