Cjalsons, Cjarsons, Cjalzons il nome cambia a secondo delle zone, come cambia la ricetta di questa gustosa pasta ripiena. Piatto “povero” della cucina friulana tramandato di generazione in generazione, la forma si differenzia possono essere tondi o a mezzaluna, lisci o a piegoline. Quello che cambia moltissimo da zona a zona è il ripieno (pistùm o pastùm) che a volte è dolce e a volte è salato, differenze che rendono i cjalsons unici.
CJALSONS DI CASA FABRIS
di Giuliana Fabris
Per la pasta
250 g farina 00
Acqua tiepida
1 pizzico di sale
1 uovo per spennellare
Per il ripieno
300 g patate
1 piccola cipolla
50 g burro
1 ciuffo di prezzemolo
1 ciuffo di menta fresca
Scorza di mezzo limone
60 g uvetta sultanina
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di vino bianco
Cannella in polvere
Sale, pepe
Per la cottura
brodo di carne
Per condire
ricotta affumicata
80 g burro
Cannella in polvere
Sulla spianatoia fate la classica fontana con la farina a cui avrete aggiunto un pizzico di sale e cominciate ad unire poca acqua tiepida per volta, fino ad ottenere un impasto lavorabile. La quantità dipenderà da quanta ne assorbirà la farina. L’importante è che sia morbido ma consistente.
Trasferitelo sulla spianatoia infarinata e lavoratelo per qualche minuto, poi raccoglietelo a palla e lasciatelo riposare per una mezz’ora, coperto.
Nel frattempo cuocete le patate con la buccia.
Mentre le patate cuociono, mettete a bagno l’uvetta in acqua tiepida, profumata con il cucchiaio di vino bianco. Lasciatela rinvenire per circa 15 minuti, poi scolatela, asciugatela bene e tritatela grossolanamente a coltello.
La ricetta prosegue qui nel precedente articolo