Il tonno di coniglio è una tecnica di conservazione che risale all’esigenza di conservare la carne preziosa anche in mancanza di frigoriferi. Piatto di origine contadina, originario del Monferrato. oggi viene preparata anche altre i confini piemontesi.
Leggenda vuole che il curioso nome sia frutto di un ‘inganno’ dei frati di un convento di Avigliana, nel Torinese. Si dice che nell’Ottocento i frati, per aggirare il digiuno quaresimale, immergessero conigli (e pure galline) per poterli ribattezzare col nome di “tonni” e poterli quindi mangiare senza fare peccato. Il tonno di coniglio è gustoso abbinato a delle patate e ai pomodori secchi, si può preparare anche in una versione insolita con il pollo
TONNO DI POLLO
di Manuela Valentini
adattando la ricetta di Leila Capuzzo
1 pollo a pezzi
1 cipolla
1 carota
1 mazzetto di salvia, rosmarino
pepe misto in grani
2 spicchi d’aglio
pomodori secchi
olio
sale
In una pentola fate bollire per 10 minuti abbondante acqua salata con cipolla e carota, il mazzetto d’erbe e una manciata di pepe. Unite i pezzi di pollo e bollite a fuoco medio per almeno 50 minuti. Lasciatelo raffreddare nel brodo, scolatelo e disossatelo sfaldando a mano la carne. Disponete la carne a strati in un vaso di vetro con qualche foglia di salvia, rosmarino, un paio di spicchi d’aglio a fettine sottili, pomodori secchi, pepe in grani. Nel comporre gli strati non lasciate spazi vuoti e, una volta esauriti gli ingredienti, coprite tutto con olio che copra di circa 1 cm. Chiudete il vaso e lasciate riposare al fresco almeno 2 giorni. Servite scolando l’olio.