Molti i piatti di fritto che caratterizzano la nostra penisola, le panature dorate e il bouquet che sprigiona sono davvero irresistibili. Le pastelle devono essere leggere per avvolgere ogni pezzo del fritto misto senza coprirne la delicatezza. Ogni paese crea la propria caratteristi pastella con le tempura giapponese. Il peggiore nemico di un fritto è l’umidità, e quindi la cosa migliore sarebbe mangiarlo subito, bollente e croccante, salandolo all’ultimo minuto. Oggi un fritto goloso preparato per il progetto Cook My Books
FRITTURA DI PESCE DEL MERCOLEDI SERA
di Vittoria Traversa
Per 6 persone
90 g di farina 0
50 g di amido di mais
½ cucchiaino di paprika
230 ml di birra, come lager o golden ale
Olio di semi di girasole (meglio altoleico) per friggere
900 g di filetti di pesce bianco spessi, come merluzzo o nasello, tagliati in bastoncini da 2,5 x 10 cm
Sale kosher e pepe nero appena macinato
In una ciotola poco profonda, sbattete insieme 30 g di farina, 20 g di amido di mais e la paprika. In un’altra ciotola poco profonda, mescolate i restanti 60 g di farina e i 30 g di amido di mais, poi aggiungete la birra e mescolate fino a ottenere una pastella liscia.
In una friggitrice o in una padella larga e profonda, mettete olio (profondo almeno 4 cm) e portatelo a 180 °C. Foderate una teglia con carta assorbente e posizionatela vicino alla postazione di frittura.
Condite i bastoncini di pesce con sale e pepe. Lavorando pochi pezzi per volta, passate il pesce nella miscela di farina, seguita dalla pastella di birra. Immergete delicatamente il pesce pastellato nell’olio caldo e friggetelo, girandolo secondo necessità, fino a doratura, da 4 a 5 minuti. Scolate il pesce fritto sulla teglia preparata e condite con altro sale e pepe a piacere. Servite caldo!
Per una cena scenica, servite il pesce in coni di carta, come un perfetto street food.