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I Canestrelli sono dei frollini, tipici dell’entroterra ligure a forma di piccola margherita, il colore è piacevolmente dorato, la consistenza morbida e friabile ed il sapore dolce ed avvolgente, grazie all’abbondante quantità di burro impiegata per la preparazione. I Canestrelli si trovano in molte regioni italiane: le differenze sono spesso oltre alla forma anche nel nome stesso lo possiamo scoprire anche dall’intervista che Sergio Rossi aveva rilasciato al Calendario. Possono essere serviti come dessert o aperitivo, possono essere dolci o salati preparati con il burro o con l’olio o con il vino, ma la loro fragranza non cambia.

dei canestrelli
CANESTRELLI
di Rosanna Monaco

per 50 biscotti

250 g di farina W170
250 g di maizena
2 g di sale fino
1 g di vaniglia (estratto o bacca)
300 g di burro
125 g di zucchero a velo
5 tuorli

zucchero a velo per spolverizzare
formina fiore a 6 lobi

In un contenitore capiente miscelate con un cucchiaio la farina, la maizena, il sale e la vaniglia quindi aggiungete il burro freddo a pezzettini e con le punte delle dita fate come per sbriciolarlo assieme alla polvere.
A questo punto aggiungete lo zucchero a velo e i tuorli, amalgamate velocemente con un cucchiaio e rovesciate tutto su una spianatoia dove dovrete compattare il tutto senza lavorare l’impasto: basterà che il composto si tenga assieme, avvolgetelo in pellicola e ponete in frigorifero per almeno mezz’ora/un’ora.

Trascorso il tempo con un mattarello stendete l’impasto fino ad ottenere uno spessore di 1 cm: formate i canestrelli con l’apposito stampo e praticate il buco al centro quindi disponeteli su una leccarda rivestita di carta da forno distanti un paio di centimetri l’uno dall’altro e cuoceteli in forno statico preriscaldato a 170 °C per 25 minuti.
La pasta in eccesso ovviamente si riutilizza: non si impasta ma si ricompatta e si stende fino a che non sarà esaurita.

Una volta sfornati, fate intiepidire i canestrelli e spolverizzateli con abbondante zucchero a velo. I biscotti si conservano in una scatola di latta o in un contenitore ermetico praticamente intatti per una settimana abbondante.

 

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