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Il tartufo vive in simbiosi con le radici delle piante e viene considerato una sentinella ambientale perché non cresce in terreni inquinati. Fungo ipogeo con una forma tuberosa, la cui forma dipende dalla composizione del terreno dove vive il tartufo. Il delicato tartufo bianco è da utilizzare esclusivamente a crudo, al contrario quello nero resiste ad una breve cottura. Differisce anche nella pulizia, il primo va solo spazzolato, mentre il secondo può essere passato velocemente sotto l’acqua fredda poco prima dell’utilizzo. Il profumo intenso dei tartufi si sviluppa solo a maturazione avvenuta, è un alimento molto ricercato e pregiato.

del tartufo
POLENTA, UOVO ALL’OCCHIO DI BUE E TARTUFO
di Giuliana Fabris

per 4 persone

4 uova grandi
burro di buona qualità
sale, pepe

per la polenta

500/600 g farina gialla bramata
acqua
sale

per completare

1 piccolo tartufo

Preparate la polenta seguendo le istruzioni della confezione, rapportate al peso che serve.
Una volta pronta la polenta, mettetene un poco in ognuno dei piatti facendo un piccolo incavo
Cuocete le uova.
In un piccolo pentolino preferibilmente antiaderente, fate spumeggiare il burro e rompeteci dentro l’uovo, lasciate che si rapprenda un poco l’albume, poi con l’aiuto di una spatola o una paletta, rigiratelo e continuate la cottura per un paio di minuti, deve rimanere molto morbido.
Salate e pepate generosamente, quindi prelevatelo e appoggiatelo nell’incavo che avete fatto nella polenta.
Una grattatina di tartufo ed è pronto. Regolatevi allo stesso modo per ogni uovo.

 

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