Totò amava mangiare e aveva il culto della buona tavola anche in ricordo degli anni duri della gavetta in cui aveva patito la fame. (Fegato là. Fegato qua …)
Totò, icona della nostra storia cinematografica, aveva pazientemente annotato in un quadernone tutte le ricette di famiglia corredandole di considerazioni, osservazioni, consigli sia seri che spiritosi. Da quel blocco notes è nato il libro “Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà” curato da sua figlia Liliana.
GAZPACHO di fagioli all’aceto balsamico
(ricetta spano-partenopea)
di Mai Esteve
per 4 persone
due scatole di fagioli cannellini*
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
1 cuore di sedano
1 cucchiaio di acetto balsamico
1 tazza di carote piccole sbollentate
1 cipollotto rosso
olio evo
sale
pepe
Versate nel frullatore i fagioli con quattro cucchiai di olio e un pizzico di sale. Frullate fino ad ottenere una crema omogenea, unite le foglie del sedano e frullate ancora per qualche rimuto. Tenendo da parte quattro cucchiai della crema ottenuta, unite al resto della pietanza le carote sbollentate ( conservandone qualcuna) e la salsa di pomodoro e frullate ancora per un paio di minuti.
Suddividete la crema ottenute in quattro ciotoline e versate al centro di ognuna un cucchiaio della crema di fagioli che avevate messo da parte. Tagliate a dadini il cuore di sedano, il cipollotto e qualche carota rimasta e distribuite il misto di verdura in ogni ciotola.
Completare con qualche goccia di aceto balsamico e se vi piace, con una manciata di pepe fresco.
La minestra va servita fredda ed è quindi ottima per le serate estive, un’alternativa al tradizionale gazpacho spagnolo.
* Qui si sono usati i fagioli secchi, messi in ammollo per 5 o 6 ore e poi cotti con dell’alloro. Da quelli cotti prelevatene 450 g per fare la ricetta, normalmente le scatole sono da 250 g peso senza liquido, aggiungete 50 ml d’acqua fredda per poter frullare bene e ottenere una crema stupenda.