L’anguilla è un pesce con una carne squisita, soda e compatta, piuttosto grassa perché il grasso serve da protezione durante la migrazione verso il mar dei Sargassi dove le femmine, che abitualmente vivono in acque dolci o salmastre, vanno a far nascere la prole, seguendo le correnti e spesso strisciando anche sulla terraferma.
In Italia vi sono diversi allevamenti nelle Valli di Comacchio o nella Laguna di Orbetello ed è una fortuna, poiché si tratta di una specie a rischio di estinzione.
Deliziosa infarinata e fritta, se arrostita è saporita, ma la tradizione la preferisce in carpione o affumicata
ANGUILLA ALLA GARDESANA
di Gianni Senaldi
per 6 persone
1 kg di anguilla
1 limone
Olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
Sale
Pepe
Pulite l’anguilla. Togliete le interiora, lavatela, asciugatela e tagliatela a pezzi di 4-5 cm.
Se avete un pescivendolo di fiducia potete chiedere se può pulirvela.
Cuocendola alla griglia non è necessario togliere la pelle; anzi, questa farà da protezione alla carne.
Mettete i pezzi a riposare nell’olio extravergine, con succo di limone, uno spicchio d’aglio in camicia, sale, pepe e lasciate marinare per almeno 30 minuti.
Preparate la brace o, in alternativa, scaldate una piastra in ghisa ben pulita e leggermente unta con olio extravergine utilizzando un panno carta.
Per una buona riuscita ricordatevi che la griglia deve essere pulita, unta e caldissima.
Cuocete l’anguilla per 7-8 minuti per lato.
Servitela accompagnata con della polenta grigliata e un’insalatina fresca.