Il nostro cuore è fatto di acqua e frumentun, l’aromaticissima farina di saraceno, talvolta amiamo vestirci con burro fuso e formaggio altre, invece, con patate e verza, altre ancora con sapori e colori inconsueti: siamo i pizzoccheri
Non tutti i pizzoccheri, sono uguali, accanto a quelli tradizionali e conosciutissimi di Teglio simbolo gastronomico della Valtellina, anche la particolarità di quelli bianchi della Valchiavenna
PIZZOCCHERI DELLA VALTELLINA
di Chiara Picoco
Per 4 persone
500 g di pizzoccheri freschi*
200 g di burro
250 g di formaggio Valtellina Casera DOP
150 g di formaggio da grattugiare
200 g di verze
250 g di patate
1 spicchio di aglio
6 foglie di salvia
sale
pepe
Tagliate le verze in pezzi e le patate a tocchetti e fatele bollire in abbondante acqua salata. Aggiungete i pizzoccheri dopo 5 minuti.
In un padellino mettete l’aglio e qualche foglia di salvia nel burro e fate sciogliere.
Una volta cotti, scolate i pizzoccheri e mettetene un terzo in una teglia, cospargete con formaggio grattugiato e Valtellina Casera DOP a cubetti, proseguite alternando pizzoccheri e formaggio.
Poi irrorate con il burro e macinate del pepe fresco.
Si possono mangiare in tutte le stagioni, se le verze non si trovano, possono essere sostituite con coste o fagiolini.
*Se non trovate i pizzoccheri freschi potete farli in casa seguendo la ricetta dell’Accademia dei Pizzoccher i di Teglio
400 g di farina di grano saraceno
100 g di farina 00
acqua quanto basta per amalgamare
Mescolate le due farine, impastatele con acqua e lavorate per circa 5 minuti.
Con il mattarello, tirate la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 mm dalla quale si ricaverete delle fasce di 7-8 cm. Sovrapponete le fasce e tagliatele nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 mm.