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La cucina ebraica italiana è una cucina di territorio, che si adatta alle tradizioni regionali e storiche. I grandi punti nevralgici della cucina ebraica italiana sono senza dubbio Venezia, Ferrara, Casale, Pitigliano, Livorno e Trani, senza dimenticare Roma, che ospita la popolazione più antica e il ghetto più vecchio, dopo quello Veneziano.
La cucina ebraica più di ogni altra è strettamente legata alla religione, con innumerevoli regole da seguire, ma tante sono anche le squisite ricette che ne sono derivate. Dagli tradizionali carciofi alla giudìa, alla challah, ai sufganiot, i dolci simili ai nostri bomboloni, che vengono preparati per Hanukkah, la festa delle luci che si celebra nel periodo del nostro Natale.

della cucina ebraica
I SUFGANIOT
di Anna Laura Mattesini

per 30 pz circa

1 kg. di farina
1 cubetto di lievito di birra
¾ di bicchiere di zucchero
6 uova
1 bicchiere di latte a temperatura ambiente
150 gr. di burro morbido
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
1 pizzico di sale
zucchero a velo
1 uovo sbattuto
scorza di limone

Versate nell’impastatrice la farina ed il lievito già sciolto in precedenza in un cucchiaio del latte previsto, lo zucchero, le uova, la scorza di limone, il burro, l’essenza di vaniglia e il sale.
Aggiungete lentamente il latte. Impastate il tutto fino a che l’impasto non sia morbido e flessibile. Lasciate riposare in un recipiente coperto, finché il volume non raddoppia.
Stendere l’impasto formando uno strato di pasta alto circa ½ cm. Con l’aiuto di un bicchiere, formate dei cerchi, appoggiateli su un vassoio oliato e lasciateli lievitare nuovamente fino al raddoppio, coperti da uno strofinaccio.
Scaldate l’olio in un tegame profondo e friggete tutti e due i lati, finché non assumono una colorazione dorata.
Lasciate raffreddare, poi farciteli con marmellata, crema pasticcera o gianduia utilizzando una siringa da pasticceria con beccuccio sottile.
Spargete sopra lo zucchero a velo.

 

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