Le ciambelline al vino tipiche dei Castelli Romani si sono diffuse in molte altre regioni. Biscottini semplici secchi di tradizione laziale dove si faceva il vino era usanza preparare delle ciambelline al vino senza burro ne uova, dovevano mantenersi a lungo. Possono essere profumate con i semi di anice o liquore nell’impasto, di cui oggi vi ricordiamo la ricetta, per far credere che siano in grado di aiutare la digestione.
CIAMBELLINE AL LIQUORE DI FINOCCHIETTO SELVATICO
di Anna Laura Mattesini
Per 18/20 ciambelline
200 g di farina 0
50 ml di olio di semi di girasole
50 ml di liquore al finocchietto
60 g di zucchero
5 g di lievito per dolci
zucchero a velo
un albume
Emulsionate l’olio con il liquore, sbattendo con la forchetta. Aggiungete lo zucchero semolato ed amalgamate bene.
Setacciate la farina con il lievito ed impastate il tutto fino ad ottenere un panetto morbido e malleabile. Se l’impasto vi sembra duro aggiungete poco latte, se al contrario è ancora molto appiccicoso aggiungete altra farina. Lasciate riposare l’impasto per mezz’ora, coperto da uno strofinaccio.
Formate dei rotolini dello spessore di un mignolo, poi tagliateli a pezzetti lunghi 6 cm circa. Unitene le estremità e formate le ciambelline. Disponetele su una teglia ricoperta da carta forno e cuocete a 170 °C per 20 minuti.
Nel frattempo sbattete l’albume con lo zucchero a velo, spennellate le ciambelline calde con il composto e rimettetele in forno per altri cinque minuti.