Un impasto di farina, acqua, lievito strutto e sale marino di Cervia, l’antichissimo pane della riviera e oggi simbolo culinario di quest’area: ecco la piadina
Le origini della piadina, detta anche piada, o, in dialetto, “piè” “piida” o “piadèna” , nota anche come pane povero, si perdono nella notte dei tempi. Un pane che parla di riti domestici e a Riccione nel laboratorio artigianale Fresco Piada, abbiamo potuto vedere che le piadine sono realizzate come una volta.
Il ripieno classico prevede prosciutto crudo, squacquerone e rucola; ma la nostra fantasia culinaria saprà suggerirci la farcitura preferita o si trasforma in un finger food
PIADINA INTEGRALE CON PROSCIUTTO, FORMAGGIO,
SPINACI E CIPOLLE AL SIDRO
di Susy May
Per 8/10 piadine
500 g di farina integrale
125 ml di acqua
125 ml di latte scremato
100 g di strutto in alternativa
50 ml di olio
10 g di sale
200 g di prosciutto cotto
100 g di formaggio Gruyere
250 g di spinaci in foglia
3 cipolle bianche
timo
20 g di burro
100 ml di sidro di mele
Preparate la piadina impastando bene tutti gli ingredienti quali, farina, acqua, latte strutto e sale.
Formate una palla liscia ed elastica, coprite con la pellicola e lasciate riposare almeno 30/40 minuti.
In una padella grande, mettete una noce di burro e la cipolla tagliata ed il timo, coprite e fate cuocere a fiamma bassa per 30 minuti.
Aggiungere il sidro e fate bollire a fiamma vivace per 5 minuti, uniteci le foglie di spinaci e proseguite la cottura fino a che gli spianaci non saranno completamente appassiti, a questo punto togliete dal fuoco e tenete da parte.
Stendete l’impasto della piadina il più sottile possibile con l’aiuto di un mattarello, ricavate dei dischi del diametro della padella, su cui cuocerete la piadina stessa.
Cuocete la piadina 3 minuti per lato, nella padella precedentemente riscaldata,
Stendete sulla piadina, le cipolle con gli spinaci cotti, aggiungete il formaggio gruyere tagliato a julienne, completate con il prosciutto cotto, arrotolate e servite.
