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Tipico dell’Emilia di antiche origini contadine, quella piccola porzione di pasta da pane che viene fritta fino a gonfiarsi è “Il gnocco fritto” o più precisamente “al gnòc frétt” Conosciuto con diversi nomi a seconda della città: gnocco fritto nella provincia di Modena, pinzino in quella di Ferrara, torta fritta a Parma, crescentine a Bologna, chisolini a Fiorenzuola …….

del gnocco fritto
GNOCCO FRITTO O TORTA FRITTA
di Gianni Senaldi

Con ricetta di Dauliana
per 4 persone

500 g di farina 00
Mezza bustina di lievito per pane
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
2 cucchiaini di sale
235 ml di acqua
Olio di semi di mais

Versate la farina e il lievito nella planetaria e amalgamate. Aggiungete l’olio e un po’ di acqua e azionate la planetaria per formare l’impasto. Continuate ad aggiungere acqua fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Aggiungete per ultimo il sale e amalgamate per qualche altro minuto.
Lasciate riposare l’impasto una decina di minuti.
Prendete una parte dell’impasto e stenderlo fino ad uno spessore di 2-3 mm con la macchinetta o con il mattarello. tagliate a losanghe.
Versate l’olio di semi in una pentola capace e portarlo a una temperatura di 170-180 °C.
Inserite pochi pezzi di impasto alla volta e fateli friggere girandoli una volta sola fino a colorazione dorata.
!!! Attenzione !!! Quando girate lo gnocco fate attenzione ai tempi di friggitura perché, di norma, il secondo lato prende colore prima rispetto al primo.
Fate asciugare dell’olio in eccesso su un foglio di carta assorbente e servite bella calda.
Al gnocco fitto potete abbinare affettati misti come Prosciutto crudo di Parma, Coppa piacentina, ecc…..

 

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