Nel giorno della festa della Repubblica e in questo particolare momento è giusto ricordare la nostra storia Garibaldi Mazzini e tutto il Risorgimento italiano che ci hanno portato alla gioia dell’Unità d’Italia di cui il tricolore è simbolo di speranza, orgoglio e storia. La tradizione gastronomica e culinaria di un Paese da sempre si intreccia profondamente alla Grande Storia dello stesso. Il rapporto tra il cibo e storia e in merito al Risorgimento sono infiniti i piatti dedicati ai suoi protagonisti o ce ricordano i luoghi dove si gettarono le basi per l’Unità d’Italia.
Negli suoi approfonditi articoli di Annalena ci ha raccontato di Garibaldi non come eroe nazionale, ma come uomo di sentimento e gli ha dedicato e offerto una pietanza da osteria, quella che probabilmente consumò in quel momento perfetto, quel primo di giugno 1859 in una locanda varesina sulla strada per la gloria, quando si fermava a parlare con calma con una giovane donna, e continuava a guardarla, e se ne innamorava. In seguito ci ha aiutato a conoscere meglio i gusti e le abitudini provate di Mazzini.
Oggi vogliamo ricordare il tricolore attraverso un piatto semplice dedicato a Garibaldi e che ne racchiude l’essenza
POMODORO ALLA GARIBALDI
La ricetta originale risale al 1910 ed è tratta dal libro “L’arte culinaria italiana”
4 pomodori lisci rotondi
25 g tonno sott’olio
2 uova sode
1 cucchiaio di capperi sottaceto
1 pizzico di peperoncino
timo
origano
1 cucchiaio di maionese
pasta d’acciughe
Tagliate la parte superiore dei pomodori, svuotateli dei semi e della parte acquosa. Poi fateli marinare con un po’ di sale, olio e un goccio d’aceto su dei cubetti di ghiaccio per 3-4 ore.
Preparate la farcia amalgamando il tonno, le uova sode, i capperi, gli aromi tritati, la maionese e la pasta d’acciughe.
Farcite i pomodoro poco prima di servirli.