La Trabaccolara è un piatto che nasce con gli avanzi. La “muccigna”, ovvero il pesce che non poteva essere destinato al mercato, per taglia o semplicemente perché era rimasto un po’ rovinato durante la cattura nelle reti, veniva suddiviso fra gli stessi pescatori e veniva usato per preparare un sugo veloce con il quale si condivano gli spaghetti
Un piatto quasi dimenticato, ma oggi il ritorno della Trabaccolara ci racconta il riappropriarsi della semplicità, della tipicità territoriale sostenuta con fierezza, è un piatto che modernamente si definisce di recupero e sostenibile, fatto cioè con quello che il nostro mare ci offre.
GNOCCHI GARFAGNINI ALLA TRABACCOLARA
di Chiara Picoco
Per 4 persone
600 g di patate rosse a pasta gialla
100 g di farina 00
50 g di farina di granoturco formenton
1 pizzico di sale
pesce di fondale misto a filetti ( io 1 gallinella, 1 scorfano, 1 pesce prete, 7 triglie)
4 pomodori ramati
1 cipolla rossa
1 bicchiere di vino bianco
1 spicchi di aglio rosso di Nubia
1 peperoncino
prezzemolo
olio Extravergine di Oliva
sale
Lavate bene le patate, sceglietele di pezzatura simile per avere una cottura uniforme e cuocetele a vapore per 45 minuti. Spelatele ancora calde, la buccia verrà via facilmente. Schiacciatele con lo schiacciapatate direttamente sul piano di lavoro lasciando uscire il vapore e poi incorporate la farina in 3 volte state attenti a non lavorare troppo l’impasto per non attivare la maglia glutinica. Fate dei filoncini di diametro 1,5 cm e poi tagliate a tocchetti lunghi circa 2 cm. Rigate gli gnocchi facendoli rotolare sui rebbi di una forchetta e metteteli sul piano di lavoro.
Il procedimento completo della ricetta lo trovate
qui nella precedente giornata