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La cotoletta è una vera prelibatezza tutta lombarda che si può preparare seguendo poco semplici regole.
Dopo la ricetta tradizionale della “signora” cotoletta e la semplicità delle Rovelline Lucchesi, virtualmente viaggiamo fino in Giappone.

della cotoletta
TONKATSU giapponese
di Camilla Assandri

Per 1 persona

1 fetta di lonza di maiale o filetto spessa 2 cm circa
farina
1 o 2 uova leggermente sbattute
panko (pane grattugiato giapponese)
olio per frittura
sale
pepe nero macinato fresco
salsa tonkatsu
cavolo cappuccio

Togliete il grasso in eccesso dalla fettina di carne di maiale e tagliuzzate ad intervalli regolari tutte le parti di grasso rimaste in modo che in cottura la cotoletta non si arricci. Con un batticarne a punte piramidali battete l’intera superficie della fetta di carne per smembrare le fibre ed ammorbidirla senza schiacciarla troppo.
Rimodellate la fetta di carne con le mani, riportandola alla dimensione originale.
Aggiungete sale e pepe fresco macinato su entrambi i lati della fetta.
Passate la carne nel piatto con la farina ed infarinatela per bene.
Immergete la fetta di carne infarinata nell’uovo sbattuto ed infine nel panko avendo cura di ricoprirla per bene in ogni sua parte.
Mettete a scaldare in una pentola adatta per la frittura, un bel po’ di olio, la cotoletta in cottura non deve essere poggiata sul fondo e portate l’olio ad una temperatura di 175° C.
Immergete la cotoletta e lasciate che si dori per bene rigirandola un paio di volte.
Togliete la cotoletta dall’olio ed asciugatela velocemente su un foglio di carta assorbente, poi tagliatela quando è ancora calda in striscioline trasversali alla sua lunghezza di 2 cm circa.
Servite in un piatto accompagnata da cavolo cappuccio tagliato a striscioline sottili, con la salsa tonkatsu che può essere servita direttamente sulla cotoletta oppure a parte in un piattino da usare per intingere i pezzi di cotoletta durante il pasto.

 

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