Il Parrozzo nasce dall’ispirazione che ebbe D’Amico nel realizzare la versione “dolce” di un pane rustico consumato dai pastori abruzzesi, il “pan rozzo“. D’Annunzio rimase molto colpito non solo dalla lettera, inviatagli da D’Amico assieme al dolce, ma soprattutto dalla bontà del dolce. D’Annunzio amava la buona cucina ma era estremamente attento alla linea ed alla eleganza nel consumo, si dice che a volte partecipasse ai banchetti senza quasi mangiare perché il gesto poteva risultare volgare e privo di raffinatezza. Quando era solo, invece, l’organizzazione dei suoi pasti era sregolata come la sua vita, senza orari e regole precise. Golosa la sua versione monoporzione e l’interpretazione di Iginio Massari
PARROZZO ABRUZZESE
di Anna Laura Mattesini
Dosi per 8 semisfere da 7 cm di diametro
o uno stampo per zuccotto da 20 cm
3 uova
120 g di zucchero
70 g di mandorle con la buccia
10 g di armelline
70 g di farina di semola rimacinata
un limone non trattato
100 gr di cioccolato fondente + 10 g di burro per la copertura
Tostate in forno mandorle e armelline a 160 °C per una decina di minuti, fino a quando scuriscono, poi lasciatele raffreddare e tritatele finemente.
Montate i tuorli con lo zucchero e la buccia grattugiata del limone, si deve ottenere un composto bianco e spumoso.
Unite la farina di semola.
Montate gli albumi a neve ben ferma con qualche goccia di succo di limone, poi amalgamateli al composto, spatolando delicatamente per non smontarlo.
Versate nello stampo a semisfera imburrato ed infarinato.
Cuocete a 180 °C per 40 minuti circa (fate la prova stecchino).
Lasciate raffreddare, poi sformate su una gratella poggiata su un foglio di carta forno.
Sciogliete il cioccolato spezzettato con il burro, mescolate bene, poi versare la glassa sul parrozzo.
Raccogliete il cioccolato colato sulla gratella e versatelo nuovamente sul dolce.