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Il pane è da sempre un elemento importante per moltissime culture. Acqua e farina, due semplici ingredienti che, mescolati alla forza prorompente di un buon lievito, danno come per magia un prodotto che sa conquistare col suo profumo. Il pane con la sua storia antichissima ha saputo interpretare le peculiarità dei luoghi, dando vita ad impasti con farine diverse e dalle forme particolari.

il pane
LA CUDDURA CON NOCCIOLE DI LIBRIZZI
di Katia Zanghì

Originariamente il pane di Librizzi era scuro, con poca mollica, con sola farina integrale.
Filoni o piccole ciambelle, le “cuddure”, ricoperte dalle nocciole con il guscio degli alberi di cui i Nebrodi sono ricchi.

500 g di semola di grano duro
500 g di farina integrale
300 g di lievito madre rinfrescato
600 g circa di acqua
20 g di sale
150 g di nocciole

Fate la fontana con le farine, mescolandole e lasciandole aerare un poco. Ponete al centro il lievito e cominciate a versare l’acqua, iniziando a mescolare, sciogliendo il lievito, ed a impastare, poi. Il sale verrà aggiunto alla fine.
Quando avrete ottenuto un composto liscio e dalla giusta consistenza, ponetelo a lievitare fino al raddoppio , al riparo da correnti d’aria.
Trascorse dalle tre alle quattro ore, date la forma voluta e sagomate il pane, conficcando sulla sua superficie le nocciole.
Fate lievitare per un’altra ora, coperto da un panno, ed infornate per un’ ora, alla massima temperatura consentita dal vostro forno per i primi quindici minuti, abbassando poi a 200 °C per il tempo restante.
A meno che non abbiate la fortuna di possedere un forno a legna…

 

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