Il maritozzo originariamente era un panino addolcito con miele ed uvetta, tipico del periodo quaresimale, veniva offerto con del vino bianco.
Oggi del maritozzo troviamo una versione più moderna soffice e invitante dove l’uvetta e i canditi sono quasi spariti e si arricchisce con un goloso ripieno di panna montata.
Dopo il maritozzo classico o moderno e goloso pasticceria con Luca Montersino o Sal De Riso, ecco la ricetta dei maritozzi di Ada Boni.
MARITOZZI DI QUARESIMA DI ADA BONI
“Mettete in una tazza da caffè e latte 25 g di lievito di birra, sminuzzatelo, scioglietelo con un pochino d’acqua appena tiepida, unite due cucchiaiate di farina, e aggiungendo un altro po’ di acqua fate una pasta morbida che lavorerete soltanto un istante con un cucchiaino, coprirete e porrete in un luogo tiepido.
Dopo circa un quarto d’ora questo lievito avrà raddoppiato il suo volume. Mettete allora sulla tavola di cucina cinque cucchiaiate ben colme di farina – fra quella del lievito e questa debbono essere in tutto 200 g – fate la fontana e nel
mezzo ponete due cucchiaiate d’olio, il lievito della tazza, un pizzico di sale e una o due cucchiaiate di acqua tiepida, quanta ne occorre per avere una pasta assai leggera.
Lavorate energicamente questa pasta sul tavolo, sbattendola con le mani, e quando questa si staccherà facilmente dalle dita e dalla tavola uniteci due cucchiaiate di zucchero. Lavorate ancora un po’ la pasta, rotolatela nella farina, fatene una palla morbida e deponetela in una terrinetta infarinata. Coprire e mettete in un luogo tiepido.
Dopo un’ora quando la pasta avrà cominciato a gonfiarsi, rovesciatela sulla tavola infarinata e incorporateci una
cucchiaiata di pinoli mondati, tre o quattro cucchiaiate di uvetta sultanina e una cucchiaiata di scorzetta d’arancio candita tagliata a listarelline. Lavorate un pochino con le mani per distribuire questo condimento; poi foggiate con la pasta un grosso cilindro dal quale ritaglierete dei pezzi dalla grandezza e dalla forma di un uovo.
Mettete questi pezzi in una teglia leggermente imburrata, a molta distanza uno dall’altro e poi con le dita spianateli in modo da avere dei piccoli panini bassi e oblunghi. Rimettete la teglia al tiepido e lasciate che i maritozzi lievitino ancora per un paio d’ore, fino a quando cioè saranno ben rigonfi.
Riscaldate intanto il forno e badate che sia bruciante. Quando i maritozzi saranno lievitati – non ci vorranno meno
di due ore – metteteli nel forno ben caldo. I maritozzi debbono cuocere in sei o sette minuti al massimo e riuscire di un colore scuro. Una più lunga permanenza nel forno produrrebbe la crosta togliendo ai maritozzi la loro morbidezza caratteristica. Appena cotti estraeteli dal forno e passate sopra ognuno, servendovi dello speciale pennello, uno sciroppo denso fatto con una cucchiaiata di zucchero e pochissima acqua, rimettendoli un istante nel forno tiepido per fare asciugare lo zucchero. Con questa dose otterrete circa 12 maritozzi.”
Foto di Monica De Martini