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La pasta cacio e pepe è un piatto di tradizione romana che nella semplicità ha il suo punto di forza e la sua difficoltà. Una ricetta semplice che vede la sua criticità proprio nell’ottenere una cremosità da pecorino e pepe tale da poter avvolgere lo spaghetto senza filare o ammassarsi. Il pecorino deve essere romano e stagionato, va lavorato a temperatura ambiente, assicuratevi di tirarlo fuori dal frigorifero per tempo
Dopo aver scoperto com’è nata ci soffermiamo su una lezione sulla cottura della pasta di Mtchallenge e alcuni preziosi consigli di Greta De Meo per un ottimo piatto di spaghetti cacio e pepe
Dopo il piatto tradizionale e un pane dal tipico profumo romanesco, ecco una cacio e pepe sicuramente un po’ insolita, ma altrettanto deliziosa.

la cacio e pepe

SPAGHETTONI CACIO, PEPE E BURRO
di Anna Laura Mattesini

per 4 persone

400 g spaghettoni (se li trovate, meglio ancora i classici tonnarelli)
200 g di pecorino grattugiato
Pepe nero in grani (tanti. Ma proprio tanti e comunque a sentimento. Diciamo almeno 100?)
1 cucchiaino di burro.

Cuocete gli spaghettoni al dente in abbondante acqua salata.
Pestate con il mortaio i grani di pepe, conservandone un pizzico da parte, e amalgamateli al pecorino grattugiato in una ciotola capiente.
Aggiungete quattro/cinque cucchiai di acqua di cottura della pasta, mescolando con il frustino, fino ad ottenere una cremina. Unite il burro e mescolate ancora.
Scolate la pasta velocemente, meglio se rimane un po’ “bagnata”, e aggiungerla al condimento.
Mescolate bene e servite cospargendo con il pepe tenuto da parte.

 

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