Il Biancomangiare è un dolce antico, candido come il latte che lo compone, morbido, delicato e dal gusto raffinato di mandorla e panna. Prima di diventare un dessert nel Medio Evo era un piatto salato, spesso a base di pollo, vicino al piatto di oggi solo per il candore. Del dessert cremoso diffuso in Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta ne esistono versioni diverse, ma non possiamo dimenticare la ricetta di Pellegrino Artusi nel suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” e la versione cremosa di I.Massari. Il biancomangiare è quasi un budino, un dolce senza uova, un dolce naturalmente adatto per chi ha problemi di intolleranze o restrizioni alimentari, è un dolce senza uova e senza glutine.
BIANCOMANGIARE – Un dolce di altri tempi
di Katia Zanghì
1 l di latte
200 g di zucchero
100 g di amido di grano
1 limone la buccia o cannella
In una ciotola mescolate a freddo amido e zucchero, versatevi il latte freddo, mescolando per evitare la formazione di grumi, e portate sul fuoco, in una pentola, con la buccia di limone.
Fate addensare, mescolando di continuo, e poi versate nelle apposite formelle siciliane.
Servite, freddo, dopo averlo sformato su foglie di limone.
Potete spolverarlo con cannella o pistacchi.