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La granita e brioscia è la tipica colazione estiva siciliana e di Reggio Calabria. Nelle scorse giornate abbiamo appreso, dall’intervista di Katia Zanghì al pasticcere messinese Lillo Freni,  che la granita più richiesta è quella al caffè. La brioscia può essere accompagnata anche da una gustosa granita di gelsi o insolita al melone

la brioscia
LA MIA “BRIOSCIA”
di Katia Zanghì

250 g di farina 00
250 g di farina forte( tipo Manitoba)
170 g di latte intero
100 g di burro (o 75 di olio di semi)
100 g di uova intere ( più o meno 2)
130 g di zucchero
8 g di lievito birra fresco
la buccia di mezzo limone e mezza arancia grattugiati
5 g di sale

Ricordate che tutti gli ingredienti devono essere alla stessa temperatura.
Setacciate insieme le farine e ponetele nella ciotola della planetaria, insieme allo zucchero, le uova, gli aromi e il sale. Sciogliete nel latte il quantitativo di lievito e unitelo a filo nella planetaria, impastando a velocità media. Per ultimo, aggiungete il burro , a fiocchetti e poco per volta. Dovrete ottenere un composto liscio, lucido e ben incordato.
Fate riposare il composto per una trentina di minuti, al riparo da correnti e coperto da pellicola. Sagomate le briosce, formando delle palline di 80 grammi per le basi e di 30 grammi per le teste.
Pirlatele bene e conficcate le teste dopo averne assottigliato una parte sotto il palmo della mano, quasi fosse una vite. Ponetele su una placca ricoperta da carta da forno e mettetele a lievitare nel forno spento ( o se fa troppo caldo in un luogo a più fresco) fino l’indomani.
La mattina, pennellatele delicatamente con uovo diluito con poco latte ed infornate a 220 °C fino a che le briosce non vi appariranno ben colorite ed il loro profumo non vi avrà inondato.
Gustatele ancora calde con la classica granita.

 

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