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I taralli e i tarallini, sono piccoli pani croccanti, tostati, semplici o variamente speziati, caratterizzati dalla lunghissima conservabilità e dalla facilità di trasporto, legata anche alla loro particolare forma ad anello, hanno accompagnato la storia delle genti del sud.
I taralli rappresentano però un alimento particolarmente pregiato sono conditi, aromatizzati, se ne fanno versioni anche dolci quindi particolarmente appetitose.
Nascono da un geniale riciclo, dall’abitudine di impastare i piccoli ritagli di pasta, risultanti dalla formatura dei pani, con grassi, la sugna a Napoli, l’olio in Puglia, formati a piccola ciambella, e infornati col pane a biscottarsi.

i taralli
TARALLINI PUGLIESI
di Rossella Campa

500 g farina 0
125 ml vino bianco secco
125 ml olio extravergine d’oliva
10 g sale
concentrato di pomodoro
origano
quello che più vi piace, peperoncino, semi di finocchio, ecc.

Intiepidite leggermente il vino e scioglietevi il sale.
Fate una fontana con la farina e nel mezzo versate il vino e l’olio, impastate bene per almeno cinque minuti. Dividete la pasta in tre panetti nel primo mettete l’origano, nel secondo il concentrato di pomodoro, nel terzo non mettete nulle saranno al naturale.
Copriteli con una ciotola e fate riposare mezz’ora.

Riprendete gli impasti e, con pazienza, fate man mano dei bastoncini dal diametro di circa 1,5 cm, tagliateli in tanti pezzi da 8 cm ed arrotolateli su se stessi come un anellino o un tortellino.
Portate a bollore una capiente pentola d’acqua e tuffate i tarallini un po’ alla volta.
Scolateli quando vengono a galla e metteteli ad asciugare bene su un canovaccio, se serve anche una notte intera.
Accendete il forno elettrico a 200 °C, modalità ventilata, e cuoceteli per 18/20 minuti.
Al termine spegnete il forno, lasciate i tarallini all’interno con lo sportello semi-aperto ed attendete che si raffreddino piano piano, ciò li renderà ancora più friabili.

 

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