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Uova, farina e poco altro a realizzare un semplice impasto, tagliuzzato e fritto, poi cosparso di essenza zuccherina, sono gli struffoli, i giggeri, le cicerchiate, i turdilli, le carteddate, i purcedduzzi, i golosi dolci fritti natalizi.
Se in Campania ci sono gli struffoli, in Calabria possiamo gustare la cicerchiata, in Puglia ecco le “carteddate” e in Molise? Ecco le rosacatarre o rosachitarre molto simili alla cartellate pugliesi, con la differenza che una volta cotte vengono avvolte da miele sciolto sul fuoco.

gli strufffoli
ROSACATARRE MOLISANE
di Tina Tarabelli

200 grammi di farina
1 pizzico di sale
1 uovo
50 grammi di strutto
buccia di arancia o limone grattugiata
1 bicchiere di vino dolce o
olio di semi di arachide
miele millefiori

Setacciate la farina con il sale e formate una fontana, sbattete le uova e versatele al centro. Impastate gradualmente con l’aiuto di una forchetta . Unite lo strutto, la buccia di limone e il vino formando una palla liscia ed omogenea. Avvolgetela in una pellicola e fatela riposare per mezzora in luogo fresco.

Tirate una sfoglia sottile e e con una rotella tagliate delle strisce lunghe e sottili (circa 3 cm di altezza) che vanno piegate in due nel senso della larghezza e pizzicate ogni 4 cm per unire i lembi, arrotolandole su se stesse a spirale pizzicando bene qualche lato per tenere la rosa unita.

Friggetele in olio bollente finché non saranno dorate e scolatele. Scolate su carta assorbente ed immergetele nel miele sciolto (se le volete meno dolci allungate il miele con un po’ di acqua)

 

 

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