Confortevole e saporita, perfetta nelle serate invernali, la Fricassea rappresenta un ottimo modo per gustare un secondo piatto. Una preparazione o “stufatura in bianco” da rivalutare. In Liguria, regione in cui questo piatto è particolarmente amato, prende il nome di ‘Fracassa’ e viene interpretata in vari modi: con agnello, con pollo, con coniglio e con l’aggiunta di ortaggi tra cui spiccano i carciofi e la scorzonera. La fricassea di carciofi è un tipico piatto ligure, perfetto come antipasto ricco o secondo vegetariano, può essere completato da bocconcini di carne di agnello o straccetti di vitella.
FRACASSÀ D’ARTICIOCCHE – FRICASSEA DI CARCIOFI
di Vittoria Traversa
Ricetta tratta da Mandilli de Saea di Franco Accame – Valenti ed.
Per 4 persone
4 carciofi spinosi di Albenga o sardi
1 cucchiaio di burro
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di prezzemolo tritato
4 cucchiai di succo di limone
2 uova grandi
4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
Sale
Pulite i carciofi privandoli di foglie dure, spine e fieno interno. Passateli in acqua e limone, poi tagliateli a spicchietti piccoli. Metteteli in casseruola con il burro e l’aglio schiacciato e fateli rosolare. Salate, aggiungete il prezzemolo, coprite parzialmente e cuocete aggiungendo poca acqua se necessario, fino a quando saranno cotti al dente.
Intanto battete le uova con il succo di limone e il formaggio fino ad ottenere una crema.
Terminata la cottura dei carciofi, spegnete il fuoco e versate in padella il composto di uova mescolando bene in modo che i carciofi si rivestano bene della crema che addenserà con il calore residuo. Servite immediatamente con fette di pane casereccio tostato.