Conosciuto ai più come carta musica per la sua particolare croccantezza e il suono che si genera quando viene mangiato, il pane carasau è un pane tipico di antiche origini diffuso in tutta la Sardegna.
La lavorazione del pane è lunga e sulla sua riuscita incide moltissimo la cottura e il forno utilizzato. Importante è la cottura nel forno a legna, utilizzando preferibilmente legno di quercia o olivo, che deve essere acceso con largo anticipo perché solo quando arriva a 450 °C il pane può essere infornato ed il forte calore farà crescere velocemente i dischi di pane, separando gli strati.
Il pane carasau con la sua fragranza può diventare anche protagonista di piatti sfiziosi salati e dolci come una millefoglie
Pur nella consapevolezza che farlo in casa non sarà mai come quello cotto nel forno a legna ci si può provare affidandosi alla ricetta delle Sorelle Simili tratta dal libro ” Pane e roba dolce ” – A. Vallardi
PANE CARASAU
500 g di semola di grano duro
300 ml di acqua
5 g di lievito di birra fresco
3 g di sale
Dopo aver setacciato bene la semola fate la fontana sulla spianatoia, aggiungere al centro l’acqua e il lievito ed impastare tutto fino ad ottenere un impasto morbido lavorandolo per circa 8-10 minuti.
Dividere quindi l’impasto in 16 palline della stessa dimensione e disporle distanziate sulla spianatoia, quindi coprire e lasciare lievitare per circa 2-3 ore o fino al raddoppio. Prima che le palline siano completamente lievitate accendere e riscaldare il forno con la pietra o la teglia per cuocere, deve essere rovente prima d’infornare.
Il procedimento della ricetta prosegue
nel precedente articolo
Foto di Anna Calabrese