Il pane toscano mantiene le stesse forme di una volta con la crosta chiaroscura e la mollica compatta, friabile e porosa, con un certo grado di elasticità, dal sapore insipido, o “sciocco”, perfetto per accompagnare la saporita cucina toscana
Il pane deve la sua particolare caratteristica alla Repubblica Marinara di Pisa che, nel XII secolo, in conflitto con Firenze, detenendo il monopolio del sale, ne bloccò il commercio verso l’entroterra; il prezzo salì alle stelle, obbligando i fornai a panificare senza sale per riservarlo alla prioritaria conservazione dei cibi. L’uso del pane “sciocco” o “sciapo”, cioè non salato, si è mantenuto nel tempo diventando un noto simbolo di toscanità.
Dal 1° maggio 2014 il pane toscano ha ottenuto il riconoscimento DOP e la sua preparazione è regolamentata da un rigido disciplinare che ne tutela e protegge le caratteristiche essenziali
Forma e peso: pezzatura di peso compreso tra 0,45 e 0,55 Kg, di forma romboidale, denominata localmente “filoncino”; pezzatura di peso compreso tra 0,90 e 1,10 Kg o tra 1,80 e 2,20 Kg, di forma rettangolare con angoli smussati, denominata localmente “filone”.
Spessore della forma: compreso tra 5 e 12 cm;
Le altre caratteristiche del pane toscano
le potete trovare nel precedente articolo o nel
Consorzio Promozione e Tutela del Pane Toscano