Lo strudel è un vortice di dolcezza che ha origini molto lontane, divenne un dolce tradizionale delle valli alpine del nord est grazie anche all’importante produzione delle mele che lo caratterizzano. Ci conquista con la sua pasta sottilissima che racchiude un ricco ripieno dai sapori e profumi inebrianti. Oltre allo strudel dolce, di cui abbiamo potuto apprezzarne le tradizionali ricette, oggi la cucina si è arricchita di tante preparazioni salate
STRUDEL DI ZUCCA E NOCI PECAN
di Leila Capuzzo
1 kg di zucca sbucciata e tagliata a pezzetti
2 cucchiaini di olio vegetale
140 g di zucchero a velo
100 g di mandorle tritate
100 g di pangrattato fresco
1 uovo grande sbattuto per l’impasto
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di noce moscata grattugiata
6 fogli di pasta fillo
85 g di burro fuso
100 g di noci pecan tritate più alcune per guarnire
1 uovo sbattuto per spennellare il dolce
zucchero a velo per spolverizzare
sciroppo d’acero e crema pasticcera o inglese per servire
Scaldate il forno a 200 °C modalità statica. Sistemate la zucca su una teglia unta di olio. Cuocete per 45 minuti fino a quando è davvero tenera e lasciate raffreddare. In un robot da cucina frullate la zucca fino a renderla liscia, quindi sistematela in una ciotola. Aggiungete lo zucchero, le mandorle, il pangrattato, l’uovo e le spezie e mescolate bene. Abbassate il forno a 160 °C. Sistemate i fogli di pasta fillo uno sopra l’altro spennellando ogni foglio con il burro fuso, spolverizzandolo di zucchero e noci tritate. Sistemate il composto di zucca sulla pasta fillo lungo il lato dandogli la forma di un salsicciotto, lasciate uno spazio di 2,5 cm alle due estremità. Alzate le estremità, quindi arrotolate accuratamente lo strudel e spennellate il bordo con l’uovo tenuto da parte.
Trasferite lo strudel su una teglia, con il lato sigillato rivolto verso il basso. Spennellatelo con l’uovo, irrorate con il burro avanzato e cospargere con noci pecan e zucchero extra. Cuocete per 40 minuti fino a doratura. Lasciate riposare per 10 minuti prima di affettare, quindi servite con sciroppo d’acero e crema se gradita.