Tanti piccoli frutti, dai colori, dalle forme, dai sapori sconosciuti eppure misteriosamente familiari, sono i frutti antichi Sono preziosi perché raccontano le tradizioni del nostro passato, di noi e dell’identità della nostra terra. I frutti antichi sono quei piccoli frutti dimenticati che ci raccontano del nostro passato, sono un patrimonio da riscoprire. Percorrendo l’Italia da capo a piedi è possibile incontrare una vastità e una varietà di questi frutti inimmaginabili, ciascuno di essi ha una storia affascinate. Sono un tesoro che la natura anno dopo anno ci regala ignara del tempo che passa. I frutti antichi sono la nostra storia, parlano dei frutti di un territorio quasi dimenticati. Sono però una vera ricchezza. Nel 2017 avevamo incontrato la Dott.ssa Fabiana Fiorani, responsabile del vivaio “La Piana” sede della Banca del Germoplasma della Garfagnana
DOLCE SOFFICE CON PESCHE TABACCHIERE E CIOCCOLATO
di Anna Laura Mattesini
Tortiera da 24 cm
5/6 pesche tabacchiere
200 gr. di cioccolato fondente (almeno 70% di cacao)
115 gr. di zucchero
115 gr. di burro
4 uova
Sbucciate le pesche e tagliatele a spicchi. Tritate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria con il burro.
Sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere una crema chiara e ben gonfia. Montate gli albumi a neve fermissima. Unite il cioccolato intiepidito alla crema di tuorli e zucchero, poi amalgamate molto delicatamente gli albumi, spatolando dal basso verso l’alto, per evitare che si sgonfino.
Distribuite il composto in una teglia imburrata (da 24 cm. di diametro) oppure di silicone, e distribuitevi gli spicchi di pesca, infilandoli nell’impasto dal lato più stretto e lasciandoli leggermente distanziati, per dare modo all’impasto di crescere tra gli spicchi.
Infornate a 170 °C per 30/40 minuti. Infilate uno stuzzicadenti nell’impasto: se esce pulito, il dolce è pronto.
Lasciate raffreddare il dolce alle pesche tabacchiere, sfornate e gustate, magari con un liquore dolce, una tazza di the, o un ciuffo di panna montata.