Della cucina dell’aia non c’e’ traccia negli antichi ricettari, ma si e’ tramandata di generazione in generazione, mantenendo saldi i legami con il territorio e con la casa. Polli, tacchini, anatre, oche e conigli sono gli animali considerati meno nobili della cucina dell’aia, le loro carni donano sapore e delicatezza ad ogni piatto, sapori da riscoprire.
CONIGLIO CON SIDRO E FUNGHI
di Giuliana Fabris
Per 4 persone
1 coniglio tagliato a pezzi
1 kg di funghi champignon
500 g di patate piccole
3 scalogni
1 spicchio d’aglio
75 g di burro
150 g di pomodori pelati, schiacciati
150 ml di Sidro
150 ml di brodo di pollo
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale, pepe
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Pulite gli scalogni, affettateli. Mondate i funghi eliminando il piede, lavateli molto bene e affettateli non troppo sottili. Raccoglieteli in una ciotola e cospargeteli con il succo di mezzo limone.
In una padella fondete metà del burro con l’olio, unite i pezzi di coniglio lavati e asciugati e fateli dorare da tutte le parti per circa 10 minuti. Toglieteli dalla padella, filtrate il fondo e trasferitelo in una casseruola adatta alla cottura in forno e rimettete sul fuoco. Unite il resto del burro, lo spicchio d’aglio pelato e schiacciato, aggiungete gli scalogni e fate appassire tutto per qualche minuto. Unite i funghi affettati, lasciate che si insaporiscano e rimettete nella pentola anche i pezzi di coniglio. Sfumate tutto con il sidro, lasciate che riprenda il bollore poi unite anche i pelati schiacciati un po’ con la forchetta. Aggiungete il brodo e un paio di rametti di timo e regolate di sale e di pepe.
Coprite la casseruola e mettete in forno per circa un’ora.
Nel frattempo sbucciate le patate, lessatele e tenetele in caldo.
Servite il coniglio con le patate lesse come accompagnamento.