Il bonet è uno dei dolci al cucchiaio storici della cucina piemontese, il suo nome allude alla forma dello stampo più usato, circolare, con una colma nel mezzo che ricorda una sorta di copricapo in uso nel ’700.
Moltissime le varianti del bonet forse una per ogni famiglia piemontese, dopo la versione classica del Cucchiaio D’Argento, quello di Veronelli e di Montersino, quello astigiano ecco un delicatissimo bonet alle nocciole
BONET (O BUNET) ALLE NOCCIOLE
di Giuliana Fabris
ricetta tratta da Sale&Pepe
1/2 litro latte intero
100 g nocciola Tonda Gentile delle Langhe (tostate)
100 g zucchero
50 g zucchero per il caramello
3 cucchiai caffè ristretto
3 cucchiai Rhum
60 g amaretti secchi
4 uova
2 tuorli
Preparate il caramello con 50 g di zucchero e un cucchiaio d’acqua. Una volta pronto, caramellate uno stampo da plumcake da 1 litro e lasciate raffreddare.
Tritate finemente le nocciole tostate con un cucchiaio di zucchero, fino quasi a farle diventare pasta, facendo però attenzione che non si surriscaldino troppo, quindi fatelo azionando il cutter ad intermittenza.
Tritate bene gli amaretti fino a ridurli in una polvere abbastanza fine, non devono esserci pezzi più grossi.
Portate il latte a ebollizione, una volta caldo, unite i 100 grammi di zucchero e mescolate per farlo sciogliere completamente.
In una ciotola sbattete le uova e i tuorli senza incorporare aria, quando sono ben amalgamati, aggiungete gli amaretti, le nocciole tritate, il caffè molto ristretto e il liquore. Mescolate di nuovo con la frusta in modo che tutto sia perfettamente liscio e amalgamato, soprattutto il trito di nocciole. Dovrete avere un composto senza nessun tipo di grumi. Versate il latte caldo sul composto, date una mescolata e trasferitelo nello stampo caramellato ormai freddo.
Cuocete e a bagnomaria a 170 °C controllando che l’acqua del bagno non vada mai in ebollizione, e che arrivi a metà dello stampo. Cuocete per 45-50 minuti, è comunque pronto quando è resistente al tatto. Toglietelo dal forno e lasciatelo raffreddare nel suo bagnomaria, quindi mettetelo in frigorifero fino al momento di servire.
Sformatelo in un piatto che possa contenere anche il suo caramello.