Una leggenda accompagna la nascita dei canederli, pochi ingredienti pane vecchio, latte, uova, farina, cipolle e un po’ di speck ben tagliati ed amalgamati per poi essere tuffati e cotti in acqua. Da tradizione doveva essere mangiati il martedì, il giovedì e la domenica, ma solo nei giorni di festa veniva aggiunto speck o pancetta.
L’impasto deve essere consistente ma non troppo: i canederli, infatti non devono essere troppo morbidi, altrimenti si sfaldano in cottura e nello stesso tempo non troppo duri perché non si deve mai usare il coltello per tagliarli, è sufficiente spezzettarli con la forchetta. Ogni famiglia ha la propria ricetta tradizionale e oggi ne esistono moltissime varianti serviti in brodo o con dello spezzatino, ma anche dolci come questi alle mele con ricetta da “Cucina Magica delle Dolomiti”
CANEDERLI CALDI ALLE MELE
di Manuela Valentini
ricetta di Helene Markart
Canederli
500 g mele
50 g farina
50 g pane grattugiato
1 uovo
1 limone succo
scorza arancia essiccata
Impanatura
100 g pane grattugiato
30 g burro
2 cucchiai zucchero di canna
cannella in polvere
Sbucciate le mele a spicchi e tagliarle a cubettini molto piccoli, che metterete in una ciotola poi aggiungete il succo di limone, la buccia d’arancia essiccata, l’uovo, la farina e il pane grattugiato.
Amalgamate bene gli ingredienti e con l’impasto formate subito delle palline di circa 6 centimetri di diametro. Passate i canederli nella farina, diventeranno belli sferici e poi cuoceteli in acqua bollente leggermente salata per 10 minuti mantenendo un leggerissimo bollore.
Mentre i canederli cuociono preparate l’impanatura finale. In una padella fate sciogliere il burro, aggiungete due cucchiai di zucchero, una bella spolverata di cannella e il pane grattugiato, mescolate con un cucchiaio di legno e fate dorare. Appena i canederli sono cotti, toglieteli dall’acqua con un colino facendo scolare l’acqua eccessiva e rigirateli subito nell’impanatura in modo da coprirli uniformemente. Serviteli caldi accompagnati da una marmellata di fragole.
3 Comments
Canederli tirolesi di cotto e verdure di stagione
7 Gennaio 2020 at 9:05
[…] I canederli tirolesi, o knödel, grossi gnocchi a base di pane raffermo, sono ormai conosciutissimi ovunque e oggi il Calendario Italiano del Cibo dedica proprio a loro questa giornata. […]
Enzo
7 Gennaio 2020 at 19:55
Per me i canederli sono quelli tradizionali serviti in brodo o con del burro sciolto!
Redazione
8 Gennaio 2020 at 0:47
Signor Enzo, sicuramente i canederli tradizionali sono quelli in brodo e se ben preparati sono buonissimi.
Ci sono però tante varianti altrettanto gustose che meritano d’essere raccontate e conosciute.
Grazie e buona serata
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