Non è del tutto vero che “tutto fa brodo”, se si desidera prepararlo gustoso serve un po’ di pazienza e seguire un decalogo ben preciso. Per un consommé cristallino da servire un un elegante tazza dovrete chiarificare il brodo, il procedimento spiegato vi permetterà d’ottenerlo.
Nelle fredde sere invernali con un buon brodo si possono preparare dei gustosi passatelli, una stracciatella o la meno conosciuta Tardura. Un piatto antico e molto semplice, in dialetto romagnolo, significa “tiratura”, infatti ha un sapore molto simile, se non identico ai passatelli solo che è solo “tirata” (mescolata) anziché impastata e lavorata con l’apposito attrezzo. Un piatto che dall’aspetto e gusto sembra quasi una stracciatella romana.
LA TARDURA ROMAGNOLA
di Elena Broglia
Per 2 persone
2 uova
2 cucchiai di pane grattugiato
6 cucchiai di Parmigiano reggiano grattugiato
noce moscata
sale
Brodo di carne
Sgusciate le uova in una terrina, aggiungete il formaggio e il pane grattugiato, mescolate accuratamente.
Aggiustate di sale e aromatizzate con noce moscata grattugiata a piacere. Si formerà un impasto lento, una consistenza intermedia tra impasto e frittata.
Fate bollire il brodo di carne, inserite l’impasto e con una frusta continuate a mescolare fino a quando il brodo torna a bollire. Fate cuocere un paio di minuti sempre mescolando con la frusta.
Se fatta bene, la tardura si sfalderà nel brodo raggrumandosi in piccoli pezzi di colore giallo. Servite ben caldo con una spolverata di parmigiano grattugiato. A piacere cospargete con un poco di prezzemolo tritato