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Banana, ananas, kiwi …. sono i nuovi frutti che sono arrivati nella nostra penisola verso la fine del Rinascimento a seguito delle esplorazioni geografiche compiute in quegli anni dai più importanti navigatori come Magellano, Cristoforo Colombo e Hernàn Cortes. L’interesse per questi frutti esotici, all’epoca era altissimo e nelle grandi corti e nei sontuosi banchetti non mancavano mai  come simbolo di opulenza e magnificenza.


BANANA BREAD
di Michela Gomiero

280 g di farina semintegrale
3 banane
110 g di zucchero di canna o 100 g di miele
90 ml di olio di arachidi
15 g di semi di lino
50 ml di acqua
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
30 g di nocciole
zucchero di canna

Mettete i semi di lino a bagno con l’acqua ben calda e lasciate riposare per 10 minuti. I semi si spaccheranno e formeranno un composto gelatinoso. Se volete preferite un impasto liscio potete aiutare il processo o minimizzare la granulosità dei semi tritando con un mixer a immersione.
Schiacciate le banane ben mature con i rebbi di una forchetta, mettetele in una ciotola e aggiungete mescolando il composto gelatinoso di semi di lino. Aggiungete l’olio e lavorate con una frusta. Unite i composti secchi: lo zucchero, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale, quindi versate la pastella liquida e mescolate fino a completo assorbimento delle farine, ma non lavorando troppo solo quel tanto che basta per amalgamare. Se l’impasto risultasse troppo duro potete aggiungere un altro po’ d’acqua o del latte.
Rivestite di carta forno uno stampo da plumcake e versate il composto. Tagliate longitudinalmente una banana non eccessivamente matura e posizionatela sulla superficie dell’impasto del plumcake, aggiungete le nocciole grossolanamente tritate e cospargete con poco zucchero di canna. Cuocete in forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.

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