Uno dei piatti ionici del nostro Paese, se non il più iconico. Una poesia di gusto e consistenza grazie al quale la nostra cucina è conosciuta in tutto il mondo.
Pasta, pomodoro olio e poco altro, questi gli ingredienti per un buon piatto di pasta al pomodoro. Stessi ingredienti ma un piatto sempre diverso, con sfumature di sapori e aromi che conquistano il palato. Una pasta al pomodoro tradizionale ma innovativa come nell’intervista rilasciata al Calendario ci aveva raccontato lo chef Giulio Coppola Oggi una pasta al pomodoro particolare e ricca di storia come le lorighittas, che possiamo scoprire in questo documentario, un formato di pasta che è quasi un gioiello.
SIMIL-LORIGHITTAS AL POMODORO FRESCO
di Manuela Valentini
Ricetta e procedimento di Patrizia Malomo
Per 3/4 persone
300 g di semola rimacinata
150 g di acqua in cui avrete sciolto un generoso pizzico di sale
Pomodori freschi ciliegina
olio exstra vergine
sale – pepe
origano
basilico
Versate la semola sulla spianatoia e fate una fontana. Cominciate a versare l’acqua al centro pizzicando la semola per assorbire l’acqua. Aiutatevi mescolando con la mano ed aggiungete acqua via via che questa verrà assorbita.
Quando avrete terminato l’acqua, cominciate ad impastare, raccogliendo le briciole di impasto intorno a voi, con un tarocco. Impastate con energia ma senza stirare troppo l’impasto, che dovrà essere richiuso su se se stesso usando i polsi. Dovrete dedicare all’impasto almeno una decina di minuti, per ottenere una palla liscia e setosa, senza alcuna imperfezione. Fatela riposare avvolta da pellicola trasparente. Una volta pronta, cominciate.
Create dei fili di pasta molto sottili, poi arrotolate il filo di pasta intorno a 2 o 3 dita facendo 2 giri e recidendo la pasta a contatto con il suo capo. Adesso dovete effettuare una torsione dei due anelli di pasta ai vertici, arrotolandoli su se stessi con estrema delicatezza. Questi si intrecceranno formando una piccola “catenella” simile ad un orecchino.
Appoggiate la lorighittas su un panno di cotone o lino cosparso di semola e lasciatela all’aria fino a che non si indurisca. Proseguite così fino all’esaurimento dell’impasto. Una volta seccate, potranno conservarsi a lungo protette da polvere ed umidità.
Portate ad ebollizione una pentola d’acqua e poi tuffateci le lorighittas e cuocetele. Mentre le lorighittas cuociono preparare il sughetto di pomodoro
In una pentola, dove dopo farete saltare la pasta, mettete un filo d’olio e fate riscaldare leggermente, poi aggiungete i pomodori ciliegina tagliati a metà e fate cuocere per qualche minuto fino a quando i pomodorini inizieranno ad ammorbidirsi, spegnete e regolate con origano, sale e pepe.
Quando la pasta sarà cotta accendete sotto la padella con il sugo e fate saltare la pasta per un paio di minuti aggiungendo dell’olio extra vergine se fosse necessario, poi servite immediatamente con qualche fogliolina di basilico.
PASTA AI POMODORINI BICOLORI
di Anna Laura Mattesini
per 4 persone
500 g di rigatoni
150 g di pomodori ciliegini rossi
150 g di pomodori ciliegini verdi
150 g di pomodori datterini gialli
200 g di pomodori sammarzano
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 peperoncino (più o meno piccante, secondo il gusto)
1 spicchio di aglio
1 cipolla rossa
foglie di basilico fresco
sale
Schiacciate i pomodori sammarzano con le mani in una ciotola capiente, aggiungete il sale e lasciate riposare in frigo. Soffriggete nell’olio l’aglio sbucciato e il peperoncino, poi schiacciateli e toglieteli. Pulite ed affettate finemente la cipolla e fartela leggermente appassire, poi aggiungete i pomodorini, tagliati a metà. Fate insaporire, poi unite la polpa di sammarzano, chiudete con un coperchio e cuocete per un paio d’ore.
Lessate la pasta al dente in acqua leggermente salata, scolate conservando qualche cucchiaio di acqua di cottura e amalgamatela al sugo in un tegame capiente. Aggiungete un poco dell’acqua tenuta da parte e mantecate per 2/3 minuti. Servite con parmigiano o pecorino grattugiato.