Che il loro nome derivi dal termine canestro perchè lì, in un canestro di paglia o vimini dopo esser cotti venivano posti a raffreddare e da lì offerti, oppure nasca a partire dal disegno dello stampo a pinza in cui venivano cotti, il canesterlè, non importa poi molto dato che la loro bontà è tale da averli consacrati all’Olimpo dei biscotti.
I Canestrelli si trovano in molte regioni italiane: le differenze sono spesso nella forma e qualche volta anche nel nome stesso lo possiamo scoprire anche dall’intervista che Sergio Rossi aveva rilasciato al Calendario.
Il nome “Canestrello” deriva dai particolari recipienti di vimini intrecciati, detti “canestri”, nei quali si mettevano i biscotti dopo la cottura. Possono essere dolci o salati, come i canestrelli di Montebruno o quelli di Gavi al vino bianco.
CANESTRELLI DI GAVI AL VINO BIANCO
di Camilla Assandri
I Canestrelli di Gavi al vino bianco sono dei tradizionali biscotti secchi rustici, a forma di piccola ciambella o anello, “profumati” appunto con il vino bianco Gavi DOCG. La regione di produzione è il Piemonte nello specifico la zona del novese e dell’ovadese, comuni in provincia di Alessandria
per 4 persone
500 g di farina di grano tenero
mezzo bicchiere di olio d’oliva
2 bicchieri di vino bianco (Gavi)
1 bustina di lievito
200 g di zucchero
un pizzico di sale
Impastate con le mani la farina, l’olio di oliva, il vino bianco e il sale. Unite il lievito e lo zucchero, amalgamate fino ad ottenere un impasto liscio. Prendete dei pezzettini di impasto e formate dei bastoncini lunghi circa 8-10 cm.
Unite le estremità e formate un anello, aiutandovi con le dita per chiuderli.
Preriscaldate il forno a 200 °C e cuoceteli fino a quando saranno belli dorati, ci vorranno circa 10-15 minuti.
Togliete dal forno i canestrelli di Gavi e lasciateli raffreddare.