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Il nostro cuore è fatto di acqua e frumentun, l’aromaticissima farina di saraceno, talvolta amiamo vestirci con burro fuso e formaggio altre, invece, con patate e verza, altre ancora con sapori e colori inconsueti. La verità è che siamo così speciali che addosso a noi sta bene tutto: siamo i pizzoccheri!

“I Pizzocher sono stati e sono il piatto più importante della zona che va da Grosio a Castione, con epicentro a Teglio, ed era anche un piatto non dei contadini più poveri, in quanto presupponeva la lavorazione su un tavolo, che non sempre esisteva nelle case modeste” da Mondo Popolare in Lombardia Sondrio e il suo Territorio Silvana editore.
Questo è solo un piccolissimo stralcio del ricco articolo, pubblicato lo scorso anno, sui pizzoccheri e la loro storia.

pizzoccheri
PIZZOCCHERI
di Manuela Valentini

da ricetta dei pizzoccheri di Teglio

dosi per 2 persone

200 g di farina di grano saraceno
50 g di farina bianca
100 gr di burro
125 g di Casera
75 g di grana grattugiato
100 g di verze
125 g di patate
1 spicchio di aglio
pepe

Mescolate le due farine, impastatele con acqua e lavorate per circa 5 minuti.
Con il mattarello tirate la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 millimetri dalla quale ricavate delle fasce di 7-8 centimetri. Sovrapponete le fasce e tagliatele nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 millimetri.
Cuocete le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti, unite i pizzoccheri dopo 5 minuti. Dopo una decina di minuti raccogliete i pizzoccheri con la schiumarola e versatene una parte in una teglia ben calda, cospargete con formaggio di grana grattugiato e Valtellina Casera Dop a dadini, proseguite alternando pizzoccheri e formaggio.
Friggete il burro con l’aglio lasciandolo colorire per bene, prima di versarlo sui pizzoccheri.
Senza mescolare servite i pizzoccheri bollenti con una spruzzata di pepe.

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