Rosso come un rubino, bianco come la neve.
Amaro e al tempo stesso dolce, croccante, consistente; perfetto in un risotto cremoso, sfizioso in forno, morbido e saporito stufato
È il Radicchio di Treviso il protagonista di oggi.
È il più nobile tra i radicchi, storicamente conosciuto e così decantato nel 1924 da Aldo Van den Borre:
“ Ecco un erbaggio che è un fiore ….
Se lo guardi, egli è un sorriso
Se lo mangi, è un paradiso Il radicchio di Treviso!”
RADICCHIO TREVISANO TARDIVO GRIGLIATO
di Giuliana Fabris
Per 4 persone
5 o 6 cespi di radicchio tardivo
1 piccolo spicchio d’aglio
3 cucchiai di aceto di lamponi
4 o 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale, pepe
Eliminate le foglie esterne più rovinate, se ci sono, da ogni cespo di radicchio.
Scorticate e riducete di molto la radichetta.
Tagliatelo a metà e dividete ogni metà in due o in tre pezzi.
Mettetelo a bagno, così tagliato, in acqua fredda per qualche minuto e lavatelo.
Poi scolatelo su un canovaccio per asciugarlo il più possibile avendo cura di non rovinare le foglie.
Nel frattempo arroventate una piastra di ghisa.
Tritate finissimamente l’aglio, mettetelo in una ciotola, aggiungete il sale, l’aceto di lamponi e l’olio.
Mescolate per emulsionare bene il condimento.
Grigliate il radicchio e quando è ben cotto, prelevatelo e adagiatelo man mano in una pirofila, una tortiera, un contenitore a Vs. scelta. Proseguite a strati, e condite ogni strato con un po’ del condimento preparato. e continuate così fino a quando ogni spicchio sarà grigliato. Alla fine cospargete il radicchio grigliato con il condimento rimasto e aggiungete una generosa macinata di pepe.
Servite tiepido o a temperatura ambiente.