Straziami, ma di baci di dama saziami!!!
Non sono baci veri ma quel delizioso e friabile dolcetto di frolla alle nocciole o alle mandorle, formato da due biscottini semisferici uniti da un po’ di cioccolato, tipici della pasticceria piemontese.
Una delizia tutta da gustare nasce dolce ma è irresistibile anche salata
BACI DI DAMA
di Therese Caruana
200 g di nocciole tostate
200 g di burro
200 g di zucchero
270 g di farina
200 g di cioccolato fondente
Tritate le nocciole tostate finemente aggiungendo un cucchiaino di zucchero.
Versatele in una ciotola, aggiungete lo zucchero restante ed iniziate a lavorare insieme con il burro morbido. Incorporate la farina e lavorate il composto fino ad ottenere un impasto compatto.
Formate delle piccole palline, aiutandovi con un cucchiaino in modo da essere tutte della stessa grandezza.
Adagiate delicatamente tutte le palline sulla placca da forno, precedentemente rivestita con della carta da forno ed infornate inforno già caldo a 170 °C per 15 minuti.
Quando sono cotti, fate raffreddare direttamente nella placca da forno senza toccarli, per evitare che si rompono.
Nel frattempo, fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, fate raffreddare.
Una volta freddi, accoppiate i biscotti e farcite con il cioccolato fuso.
BACI DI DAMA SALATI
di Cristina Galliti
con ricetta di Alessandra
dosi per circa 20 baci di dama
100 g di farina di mandorle
100 g di farina debole
100 g di burro freddo di frigorifero
50 – 70 g di Parmigiano reggiano grattugiato
1 cucchiaino di sale
Gli ingredienti vanno lavorati tutti assieme, aggiungendo il burro freddo a cubetti. Lavorate velocemente per non surriscaldare l’impasto con il mixer o a mana. Appena avrete ottenuto un impasto omogeneo, smettete di lavorarlo: se si è riscaldato avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo, da mezz’ora a una o due ore
Stendete un foglio di carta da forno su una teglia da forno. Prendete delle piccole porzioni di impasto a cui darete la forma di palline che devono essere più piccole dei baci di dama dolci e sistematele sulla teglia, un po’ distanziate fra di loro. Accendete il forno a 150 °C modalità statica e infornateli per 15 minuti sfornandoli quando sono ancora bianchi. Devono essere appena cotti, se li spostate leggermente e si staccano dal fondo della teglia senza opporre resistenza saranno pronti.
Lasciateli raffreddare SENZA TOCCARLI per almeno un quarto d’ora.Con il riposo acquistano in bontà e sono migliori 3-4 giorni dopo la cottura, ma appena raffreddati dovete conservarli in una scatola di latta a chiusura ermetica. Dovete farcirli poco prima dell’uso.
Per la prima farcia usate la robiola ( o formaggio fresco spalmabile) amalgamatela ad una crema fatta tritando al coltello una manciata di acciughe ben dissalate e una grattugiata di scorza di limone.
Preparate la seconda farcia con robiola e un trito di sedano, il cuore e qualche foglia, e una manciata di mandorle. Nella terza farcia amalgamate la robiola a un classino pesto genovese.
La quarta farcia preparatela amalgamando robiola, pomodori secchi ammollati e frullati, origano fresco, mandorle.
Foto di copertina di Fausta Lavagna