Le castagne fanno parte dell’alimentazione dell’uomo fin da tempi antichissimi e per la grande versatilità d’utilizzo durante le guerre divennero unico alimento di sussistenza. Fu proprio per questo ricordo di privazione e povertà che per un periodo i meravigliosi castagneti vennero abbandonati, ma negli ultimi anni sono state riscoperte le sue proprietà nutritive recuperando i vecchi castagneti combattendo i parassiti e rinnovandoli con nuovi innesti
TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON RAGU’ BIANCO DI MAIALE
di Leila Capuzzo
150 g di farina di castagne macinata a pietra della Garfagnana
150 g di semola
3 uova intere
sale
750 g di carne di maiale
due carote
1 cipolla medio-grande
1 spicchio di aglio schiacciato con la camicia
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di latte
1 l circa di brodo di carne
2 mele acidule
Preparate le tagliatelle mescolando le due farine e lavorandole con le uova e un pizzico di sale, a mano o nell’impastatrice, fino ad ottenere una pasta omogenea, soda, elastica. Fate riposare per qualche minuto e tirate la sfoglia sottile. Lasciate asciugare facendo attenzione a che le sfoglie non si secchino e tagliatele a mano o con la macchinetta per formare le tagliatelle.
Tritate la carne di maiale, scaldate l’olio con l’aglio e rosolatela bene. Sfumate con il vino bianco, levate la carne per un attimo, soffriggete la cipolla a fettine sottili e le carote tritate e poi aggiungete la carne e fatela rosolare. Coprite con il brodo lasciando cuocere a fuoco medio. Verso la fine della cottura aggiungete le mele a dadini non eccessivamente piccoli per poterli gustare appieno. Aggiungete il bicchiere di latte, lasciate assorbire e terminare la cottura. Condite con questo ragù le tagliatelle lessate e spolverate con pepe macinato al momento, prezzemolo tritato e olio extravergine di oliva.
STRACADENTI ALLE CASTAGNE
di Manuela Valentini
180 g di farina 00
70 g di farina di castagne
175 g di zucchero a velo
150 g di mandorle sgusciate
2 g ammoniaca per dolci (o 5 g di lievito chimico)
2 uova intere
1 pizzico vanillina
acqua fredda quanto basta
Impastate le farine setacciate assieme all’ammoniaca per dolci con il resto degli ingredienti, escluse le mandorle. L’impasto si presenterà molto liscio e morbido, ma piuttosto consistente. L’impasto è pronto quando mettendolo sul tavolo “si siede” altrimenti aggiungete un po’ d’acqua. L’impasto si siede quando appoggiandolo sulla spianatoia notate che un po’ si allarga afflosciandosi.
A questo punto aggiungete le mandorle e dividete in due la pasta. Spolverate abbondantemente di farina il piano di lavoro e formate due filoncini di 30-40cm
Metteteli sulla placca unta o sulla carta da forno, togliete la farina in eccesso e spennellateli con un po’ d’uovo. Cuocete in forno a 180 °C per 20 minuti. Lasciate riposare un paio d’ore i filoni cotti, poi tagliate i filoni a fettine di circa mezzo cm a forma di salame
Mettete le fettine ravvicinate ed in piano sulla placca del forno e ripassatele in forno per qualche minuto a biscottare, attenzione non devono prendere troppo colore