C’è un tesoro che la natura anno dopo anno ci regala ignara del tempo che passa, sono quei piccoli frutti dimenticati che ci raccontano del nostro passato, sono un patrimonio da riscoprire sono i frutti antichi. Ricordiamo la bella intervista alla Dott.ssa Fabiana Fiorani, responsabile del vivaio “La Piana” sede della Banca del Germoplasma della Garfagnana con cui abbiamo approfondito la conoscenza di questa ricchezza
FAGOTTINI CON CONFETTURA DI MORICI (more di gelso nero)
di Tina Tarabelli
125 g di burro
125 g di zucchero
250 g di farina 00
1 uovo
buccia grattugiata di un limone
un pizzico di sale
150 g di confettura di morici (more di gelso nero)
zucchero a velo (facoltativo)
Preparate la frolla montando il burro. Aggiungete lo zucchero continuando ad impastare. Unite l’uovo, la buccia grattugiata del limone ed il sale. Quando gli ingredienti saranno amalgamati unite la farina fin quando non è incorporata. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigorifero per almeno 3 ore.
Passato il tempo di riposo stendete la frolla con il matterello ad un spessore di circa 5/6 mm. Ritagliate dei quadrati di circa 6 /7 cm di lato. In ognuno distribuite un cucchiaino scarso di confettura e richiudete i fagottini unendo le punte al centro.
Infornate a 180 °C i fagottini disposti su una placca foderata con carta forno e fate cuocere per 15 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare. A piacere spolverizzate con zucchero a velo.
CONFETTURA DI CORNIOLE
di Manuela Valentini
1150 gr corniole con nocciolo (950gr snocciolate)
400 gr zucchero
Raccogliete le corniole a mano cercando di non schiacciarle per non rovinarle
Cuocete le corniole da snocciolare a fuoco lento per almeno 20 minuti, fino a quando non vedete che la polpa inizia a rompersi. Trasferite le corniole calde in un passaverdura e passatele tutte eliminando un po’ alla volta i noccioli.
Quando la vostra purea di corniole sarà pronta tenetela da parte. In una larga padella mettete lo zucchero e mezzo bicchiere d’acqua e fate sciogliere senza mescolare. Quando lo zucchero sarà tutto sciolto e lo sciroppo inizierà a fare delle piccole bolle tuffate con attenzione, per non scottarvi, la purea di corniole e cuocete fino a quando si sarà rappresa abbastanza. Trasferite la confettura bollente in vasetti sterilizzati e chiudete ermeticamente. La confettura di corniole non è dolcissima ed ha un gusto molto particolare.
Ottima gustata anche con i formaggi e con le torte di grano saraceno
Foto delle Azzeruole in copertina di Anna Calabrese