Molteplici sono le varietà di prugne e susine diverse per forma, colore, dimensione e consistenza, Rappresentano un vero toccasana per la nostra salute grazie alle ricchezza di vitamine e di sali minerali in esse contenute. Prugne e susine trovano un largo impiego nelle nostra cucina, dal dolce al salato. Susina indica quindi quelle varietà di prugna destinate ad essere consumate fresche, mentre prugna quelle varietà adatte anche all’essiccazione.
PRUGNE SECCHE
di Manuela Valentini
prugne
Prendete delle belle prugne mature ma ancora belle sode.
Fate bollire dell’acqua e quando bolle tuffateci le prugne per qualche minuto.
Attenzione si tratta solo di qualche minuto le prugne non devono rompersi ma solo scottare la buccia scolatele appena vedete che la buccia è bella gonfia e sembra rompersi. Appena scolate se le ascoltate faranno dei crepitii come se stessero friggendo, va benissimo era il momento perfetto per scolarle
Dopo averle scolate aspettate che si siano raffreddate, poi distendetele ad asciugare su delle griglie.
Se il tempo lo permettete mettete le prugne per un giorno al sole, anche l’aria contribuisce a seccarle. La sera trasferitele in forno ventilato al minimo 50° con sportello semichiuso fate asciugare per qualche ora o fino a quando non saranno quasi secche.
Quando sono quasi pronte, ma non troppo secche snocciolatele prendendole in mano e schiacciandole con le dita per facilitare l’uscita dell’osso.
Poi mettete le prugne snocciolate distese sulla griglia e passatele ancora un po’ in forno per finire di seccarsi
Per conservarle meglio quando sono pronte mettetele in vasetti da 500 g pigiandole un po’, poi chiudete e sterilizzate i vasi coperti d’acqua, facendoli sobbollire per 20 minuti. Si conservano a lungo.
PRUGNE SCIROPPATE
di Manuela Valentini
Prugne
Acqua
Zucchero
Prendete le prugne mature ma ancora sode e incidetele leggermente con un coltellino per poter togliere l’osso facilmente.
Snocciolarle è sicuramente un lavoro di pazienza, ma quando le mangerete potrete farlo in tranquillità soprattutto se ci fossero dei bambini, inoltre nei vasi ce ne staranno un numero maggiore.
Quando avrete snocciolato le prugne potete iniziare a riempire i vasi, cercate di metterle in fila il più ordinatamente possibile tenendo chiuso il taglio da dove avete tolto l’osso, riempite completamente il vaso lasciando un po’ di bordo. Mettete sulle prugne alcuni cucchiai di zucchero, circa 4 su un vaso da un chilo, poi aggiungete l’acqua fino a coprirle, ma senza arrivare al bordo e chiudete.
Sterilizzate mettendo il vaso in una pentola piena d’acqua (deve essere coperto dall’acqua per almeno due dita) e calcolare 20 minuti circa dal bollore, poi spegnete e lasciate raffreddare in acqua.
Foto copertina di Fausta Lavagna