Storicamente i grissini sono sempre stati apprezzati dai nobili, ne era ghiotto re Carlo Felice che lo mangiava nel suo palco a teatro; presso le Corti europee il “les petits baton de Turin” veniva degustato con curiosità, i francesi tentarono d’imitarlo invitando a Parigi due artigiani torinesi. Quale sia la loro storia è certo che sulle nostre tavole i grissini si lasciano sempre sgranocchiare, stirati al sesamo o al mais con lievito madre sono solo due dei tantissimi gusti
GRISSINI STIRATI AL SESAMO
di Milena Zuppiroli
220 g di farina tipo 1 macinata a pietra
30 g di farina di semola di grano duro macinata a pietra
140 g di acqua leggermente tiepida
7,5 g di lievito di birra
7-8 g di sale marino
3 g di malto
18 g di olio extravergine di oliva
sesamo dorato q.b.
Nella ciotola della planetaria impastate i due tipi di farina insieme al lievito, precedentemente sciolto nell’acqua, e il malto. A metà lavorazione, quando i liquidi saranno già stati assorbiti, aggiungete l’olio e il sale.
Lavorate ancora una decina di minuti, quindi, unite il sesamo dorato e proseguite la lavorazione finché la pasta non sarà ben incordata (potete lavorare anche a mano, sul piano di lavoro, seguendo lo stesso procedimento).
Dividete l’impasto a metà e formate due filoncini. Posizionateli su una teglia foderata di carta forno unta di olio distanziandoli bene. Spennellateli di olio sulla superficie e i lati. Riporre in forno spento e lasciate lievitare per circa 1 ora e 30/40 minuti.
Estraete dal forno la teglia con i filoni lievitati e accendetelo alla temperatura di 200° C.
Con un coltello affilato a lama larga tagliate l’impasto dal lato corto ricavando dei bastoncini larghi circa un dito. Senza smuovere troppo la pasta, afferrateli al centro e tirateli delicatamente spostando contemporaneamente le dita verso l’esterno mano a mano che si assottigliano. Fate attenzione a non romperli (i ritagli non vanno re-impastati ma cotti così).
Posizionate i grissini formati su una teglia foderata di carta forno distanziandoli fra loro. Spennellateli con un velo di olio di oliva. Eventualmente spolverateli con un pizzico di sale marino e infornateli per 12/14 minuti, finché non avranno assunto un bel colore dorato.
Proseguite così fino ad esaurimento dell’impasto.
GRISSINI AL MAIS CON LIEVITO MADRE
di Michela Gomiero
(da Riccardo Astolfi, Pasta Madre)
60 gr di lievito madre rinfrescato*
140 gr di farina di frumento 0
60 gr di farina di mais bramata (+ 4 cucchiai per la copertura)
100 ml di acqua
40 ml di olio evo
1 cucchiaino di sale
(*per rinfrescare il lievito madre: 1 parte di lievito + 1 parte di farina + 1/2 parte di acqua, far riposare coperto per 4-6 ore)
Sciogliete il lievito nell’acqua e aggiungete le farine. A metà impasto incorporate anche olio e sale e lavorate fino a ottenere un panetto liscio. Fate lievitare coperto per 4-5 ore o fino al raddoppio. Rovesciate su un piano infarinato, dividete indicativamente in 15 parti e, spargendo altra farina di mais sul piano, rotolate i pezzetti premendoli con le dita e facendoli allungare a formare dei grissini di 20 cm circa. Distribuiteli distanziati sul una placca ricoperta di carta forno e fateli lievitare altre 2 ore. cuoceteli in forno già caldo a 200° per 20-25 min.
Foto copertina di Fausta Lavagna
1 Comments
Grissini multigusto con lievito madre
22 Aprile 2018 at 10:11
[…] il Calendario del Cibo Italiano dedica una giornata proprio ai grissini, così vi proponiamo la nostra […]
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