Se è vero che una bevanda può rappresentare pienamente l’anima di una città è vero che il Bicerin è la sua Torino.
E’ qui che nasce il Bicerin; nel pieno dell’era risorgimentale, nel profondo cuore della città, nei locali di quel centro storico che nel 1840 profumava di cioccolata, panna, caffè e patriottismo.
Prende vita dalla Bavareisa, della quale conserva gli ingredienti, e vola nell’Olimpo delle bevande, ricevendo l’apprezzamento e le preferenze di personaggi importanti e noti, lo amano Cavour come Puccini, Nietzche come Dumas, per fare solo alcuni nomi di una lunga lista di appassionati.
In piemontese il suo nome , Bicerin, significa bicchierino ed è la modalità in cui viene servito che incarna la sua evoluzione da bavareisa e lo consegna alla sempiterna fama. Pur partendo dalla base della bavareisa il cliente stesso era libero di stabilire il gusto finale del bicerin, avendo in mano la scelta del mix degli ingredienti, che venivano poi serviti in eleganti bicchierini di vetro con supporto in metallo. In questo modo il bicerin poteva essere ‘pur e barba‘, ovvero caffè e cioccolato, ‘pur e fiùr‘, cioè caffè e latte ed infine ‘pò ëd tut”.
Nel ‘po’ ëd tut, quel ‘po’ di tutto’ stava ad indicare il concetto di equilibrio tra le varie parti, di sintesi del gusto ma anche un ordine meticoloso nell’inserimento degli elementi, ciascuno alla giusta temperatura ed è, difatti, questa a versione che con il passare del tempo si è definitivamente imposta; la versione che ancora oggi noi possiamo scoprire ed amare, accompagnandola con piccole delizie dell’altrettanto poetica ed emblematica pasticceria piemontese, seduti ai tavolini di affascinanti locali del centro storico torinese.
Possiamo addirittura scegliere di farlo, nel piccolo locale di Piazza Consolata, dove il Bicerin è nato e dove ne viene ancora conservata la ricetta originale, segretamente e gelosamente come ogni ricetta inimitabile dovrebbe essere conservata.
Ricetta Bicerin
per due persone
Ingredienti:
• 100 g di cioccolato fondente
• latte intero q.b.
• 2 tazzine di caffè espresso
• 100 ml di panna fresca
• 2 cucchiaini di zucchero (opzionali)
Per prima cosa sciogliete a bagno maria il cioccolato fondente, aggiungendo via via il latte (circa una tazzina), fino ad ottenere un composto liscio e non troppo liquido. Lasciate in caldo.
Preparate due tazzine di caffè espresso o una moka da due. Lasciate in caldo.
Montate appena la panna, fredda di frigo. Deve rimanere semi-liquida. Lasciate da parte.
Prendete due calici, distribuite sul fondo il cioccolato fondente, versate quindi con delicatezza il caffè e con altrettanta delicatezza la panna semi-liquida (gli strati devono rimanere distinti e non mescolarsi, e per questo serve delicatezza).
Servite immediatamente.
Testo di Francesca Geloso
Foto di Manuela Valentini