Più di ogni altro ortaggio, forse, la zucca rappresenta la stagione che la accoglie e la porta alla vita; nelle sue variazioni di colore arancio possiamo ritrovare l’intensità dei tramonti autunnali, vestendosi di screziature verdi e marroni richiama i tappeti di foglie cadute ai margini delle strade, la sua buccia spessa e resistente ben dimostra la sua tenacia ai primi freddi, alle prime mattine bagnate di fresca rugiada e si comporta come uno scrigno che protegge la dolcezza della sua polpa e la ricchezza dei quei grandi semi, simbolo, fin dall’antichità, di fertilità e di rinascita per gli uomini.
E’ in Messico che troviamo la prima testimonianza della presenza della zucca, qui, infatti, intorno al 7000/6000 a.C, venne documentato il ritrovamento di alcuni semi, eppure le origini della coltivazione di zucca non sono chiare anche perché veramente antiche.
Si sostiene che la ‘lagenaria‘, caratterizzata da una lunghezza che può raggiungere fino a due metri e dalla forma cilindrica, sia il primo tipo di zucca arrivato dall’India nella nostra Europa; non sappiamo con certezza se sia stato il popolo etrusco oppure quello fenicio ad avviarne la pratica della coltivazione, ciò che invece è appurato è che all’epoca di Plinio e di Discoride la zucca era già apprezzata come alimento valido ed utilizzata in cucina, tanto da essere definita proprio da questi due illustri uomini come “refrigerio della vita umana, balsamo dei guai”.
Altra cosa sicura ed importante e che la zucca è oggi, come in passato, conosciuta, usata e amata a tutte le latitudini; ogni territorio, ha le sue varietà che sono alla base dell’alimentazione degli uomini che vi abitano e questo grazie alla versatilità e alla natura ‘generosa’ della zucca stessa che regala all’uomo la possibilità di poter usufruire di tutte le sue parti e non solo per scopi alimentari.
Basta pensare alle numerosissime ricette sia dolci che salate, sia povere che ricercate, che hanno come ingrediente principale questo ortaggio dalla polpa succosa; basta soffermarsi un attimo a ricordare quanto era bello rosicchiare semi di zucca salati da bambini quando con i denti, per impazienza, masticavamo anche la buccia che poi, per gioco, sputavamo in aria, basta ricordare l’allegria che sul palato si sprigiona quando addentiamo un fiore di zucca fritto, croccante e caldo, per capire le ragioni che hanno portato la zucca ad essere ribattezzata ‘maiale di terra.’ Della zucca, proprio come del suino, non si ‘butta via niente‘: si può mangiare quasi tutto di lei e quel poco che ha di non commestibile viene storicamente impiegato nella cosmesi, così come nella realizzazione di piccole creazioni manifatturiere, vasi, piatti e suppellettili fino ad arrivare all’impiego nella costruzione di strumenti musicali fatti artigianalmente, come nel caso delle maracas sudamericane.
Appartenente alla grande famiglia delle Cucurbitacee la zucca vanta oltre 90 diverse tipologie anche se quelle coltivate in Italia per scopi alimentari sono circa una decina, sono quelle considerate più gustose e saporite; amorevolmente chiamata al nord suca e al sud cucuzza viene soprattutto apprezzata ed usata per creare ricette meravigliose che affondano le radici nella tradizione; è il caso della ‘Berretta Piacentina‘ con polpa dolce saporita e consistenza farinosa é molto diffusa nelle province di Mantova e Piacenza ed adatta per i famosissimi tortelli, della ‘Marina di Chioggia‘ dalla forma tonda, leggermente schiacciata ai poli, con buccia rugosa screziata di verde e grigio, la sua polpa ha note spiccatamente zuccherine e si ben si presta per la realizzazione di gnocchi, oppure della zucca ‘Olandese‘, che viene detta zucca ‘Violina‘ per la sua forma allungata e la sua superficie liscia si esprime al meglio come ripieno ricco e saporito di paste fresche o torte salate; ancora della ‘Lunga di Napoli‘, che è una delle poche varianti di zucca a non avere la parte cava al suo interno, ragion per cui viene detta ‘piena’ o, infine, della ‘Giapponesina‘, o ‘Delica‘, di colore verde e di media taglia, è perfetta come base per zuppe e vellutate e irresistibile se fritta.
Pochi esempi per dare l’idea della ricchezza immensa che questa ‘regina d’autunno‘ dona ogni anno alle nostre tavole eppure il suo fascino travalica i piaceri della gola e affonda le radici anche in quell’immaginario fantastico, letterario e artistico che ci appartiene e che permea le nostre culture fino a farci immaginare, dietro un’apparenza semplice di ortaggio, possibili ‘mondi altri’, scenari fiabeschi e racconti del cuore in cui una zucca non sia solo una zucca ma il simbolo di un’idea di trasformazione possibile, se solo la si vuol scoprire.
Per questo oggi, in occasione della Giornata Nazionale della Zucca, abbiamo voluto giocare ed emozionarci tentando un connubio tra la scrittura e il cibo, tra i sapori e le parole, dando vita ad una serie di fiabe e racconti che traggono spunto da alcune ricette che hanno come protagonista assoluta proprio quella zucca, che diventa cibo per il corpo e per la mente.
Quella stessa zucca che, ben prima di noi, Perrault ha trasformato nella carrozza più famosa e sognata di tutti i tempi:
“Va in giardino e portami una zucca.”
Cenerentola subito andò a cogliere la più bella che le riuscì di trovare e la portò alla comare,
senza capire come mai quella zucca l’avrebbe fatta andare al ballo.
La comare la vuotò e quando fu rimasta solo la scorza, la percosse con la sua bacchetta.
La zucca fu subito mutata in una bella carrozza tutta dorata.
Alice Del Re – Tagliatelle arancioni al rosmarino per …. una zucca da fiaba
Annalena Bortoli – Insalata di zucca alla giapponese per … una zucca da fiaba
Antonella Eberlin – Tartare di gamberi e zucca per …. una zucca da fiaba
Bruna Cipriani – Gnocchi di zucca con trombette dei morti per …. una zucca da fiaba
Bianca Berti- Gnocchi alla zucca con burro aromatico per … una zucca da fiaba
Camilla Assandri – Ciambella Paradiso alla zucca per … una zucca da fiaba
Chiara Picoco – Tinkati e la strega dei sogni perenni per … una zucca da fiaba
Claudia Primavera – Zucca violina al forno con spezie per … una zucca da fiaba
Cristina Galliti – Gnudi di zucca per ……. una zucca da fiaba
Fabiola Palazzolo – Plum cake magico per … una zucca da fiaba
Giuliana Fabris – Terrina di zucca e datteri per … un zucca da fiaba
Katia Zanghì – Il sole d’inverno per …. una zucca da fiaba
Ilaria Talimani – Ravioli dolci di zucca e cioccolato per …. una zucca da fiaba
Leila Capuzzo – Cappucino di zucca per …. una zucca da fiaba
Mai Esteve – Il riso in zucca di una matita pazza per …. una zucca da fiaba
Marina Bogdanovic – Vellutata di zucca per … una zucca da fiaba
Milena Zuppiroli – Un dolce ragnetto nel bosco per …. una zucca da fiaba
Monica Costa – Zucchette dolci di Murta per …. una zucca da fiaba
Patrizia Malomo – Panini di zucca per ….. una zucca da fiaba
Testo di Francesca Geloso
Zucca – Carrozza foto di Silvia Coletto con grafica di Mai Esteve
Foto zucca tagliata di Cristina Galliti
7 Comments
Sonia
31 Ottobre 2017 at 10:05
L’atmosfera di oggi è stata resa davvero magica!!! Altro che streghette, siete delle Fate di Bontà!!!! Queste ricette sono tutte da provare! Grazie.
Kika
31 Ottobre 2017 at 10:07
Il testo introduttivo è stupendo. Bravissime ragazze, un insieme di ricette stupende.
Adesso vengo a leggere tutti i racconti
Involtini di Zucca e Porro
31 Ottobre 2017 at 11:18
http://ilmacinacaffe.blogspot.it/2017/10/involtini-di-zucca-e-porro.html
…magnifico tutto!!! Brave!!!
cristina galliti
31 Ottobre 2017 at 18:41
Articolo meraviglioso e giornata meravigliosa, dolce, fiabesca, veramente una gioia! Altro che Halloween 😀
Katia Zanghì
31 Ottobre 2017 at 18:49
Un lavoro fatto con competenza e cuore: dal bellissimo testo introduttivo, alle storie, ai piatti, all’opera di chi ha sapientemente coordinato tutto.
Grazie, grazie, grazie.
leila
31 Ottobre 2017 at 19:21
Un articolo bellissimo per una giornata piena di sogno …
Zucca violina al forno con spezie dolci, lime e peperoncino verde…per una zucca da fiaba | La pagnotta innamorata
1 Novembre 2017 at 9:44
[…] si festeggia la Giornata Nazionale della Zucca, e quelle matte (ehm) geniali fanciulle che seguono il progetto del calendario del cibo italiano ci […]
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